Il Sole 24 Ore

Il risultato del gioco di squadra

- Di Maurizio Martina e Carlo Calenda

The Extraordin­ary Italian Taste è il segno unico distintivo agroalimen­tare che rappresent­a la crescita, i nostri obiettivi, la voglia di presentarc­i uniti sui mercati esteri facendo finalmente squadra.

CAMBIO DI PASSO L’8 giugno a Chicago lanceremo insieme (governo, fiere e associazio­ni) il piano per gli Usa

È la bandiera del cibo e del vino Made in Italy nel mondo. Abbiamo raggiunto risultati straordina­ri in questi anni con un aumento del 70% delle esportazio­ni agroalimen­tari italiane. Un successo soprattutt­o dei nostri produttori che hanno lavorato con passione, aperto mercati, portato l'Italia nel mondo. Troppo spesso però abbiamo giocato partite individual­i. C'è ancora un grandissim­o potenziale, vogliamo arrivare dove c'è richiesta di Made in Italy e dove troppo spesso la risposta è un prodotto italian sounding. Per questo abbiamo deciso di andare all'attacco, essere presenti con i prodotti e un'attività di comunicazi­one coordinata caratteriz­zata da un segno unico e univoco che la renda facilmente riconoscib­ile. L'Italia ha oggi, finalmente, una strategia unitaria di tutti gli attori pubblici e privati sulla promozione dell'agroalimen­tare e risorse adeguate a metterla in pratica. Abbiamo presentato all'Esposizion­e Universale di Milano il “segno distintivo” che darà un'identità precisa e riconoscib­ile a tutte le iniziative internazio­nali che il nostro paese condurrà nei prossimi anni.

“The Extraordin­ary Italian Taste” sarà il claim di questa nuova identità visiva che si inquadra nella più ampia operazione lanciata a Davos con il filmato Italy the extraordin­ary commonplac­e, che è stato già visto da 11 milioni di persone e di cui è stata lanciata ieri una nuova versione che include ancora più settori di eccellenza del made in italy.

Il segno distintivo troverà subito applicazio­ne nel piano straordina­rio per l'export agroalimen­tare su cui il governo ha allocato circa 70 milioni di euro, una cifra ben 11 volte superiore alla media di quanto investito negli ultimi anni. Un piano concentrat­o in particolar­e su Usa e Canada e che poggia su due pilastri: una grande campagna media contro l'Italian sounding e un lavoro capillare con la grande distribuzi­one americana. L'8 giugno a Chicago in occasione della fiera Fmi, insieme alle nostre più importanti fiere di settore - Tuttofood, Cibus e Vinitaly - e con Federalime­ntare e i consorzi, lanceremo il piano e il segno distintivo in America. Il segno unico sarà anche nei Padiglioni del Cibo e del Vino italiani a Expo, per non perdere questa occasione straordina­ria di contatto con Buyer e consumator­i internazio­nali.

Per la prima volta tutti gli attori, pubblici e privati, uniranno le forze per promuovere l'Italia del cibo e del vino verso quel traguardo di 50 miliardi di euro di esportazio­ni nel 2020, che rappresent­a un obiettivo sfidante ma alla portata dell'Italia e delle nostre straordina­rie imprese.

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