Il Sole 24 Ore

«Un errore bloccare i fondi alla promozione del vino»

Boscaini (presidente di Federvini): l’ultimo decreto un’occasione persa

- Giorgio dell’Orefice

p «La battuta d'arresto sui fondi della promozione del vino proprio non ce l'aspettavam­o». È sconsolato il presidente di Federvini, Sandro Boscaini, che nel corso dell'assemblea della Federazion­e che si è tenuta ieri a Roma si è più volte soffermato sulla questione che nelle ultime settimane ha creato non poche discussion­i nel settore del vino made in Italy.

Nell'ultimo triennio le amministra­zioni regionali hanno lasciato inutilizza­ti oltre 50 milioni di euro di fondi Ue destinati alla promozione all'estero, con mancati investimen­ti, tenendo conto del cofinanzia­mento al 50%, per oltre 100 milioni. Sembrava dunque che il ministero per le Politiche agricole fosse deciso a intervenir­e modificand­o i criteri di spesa della ricca dotazione Ue. Ma dopo mesi di discussion­i, di tavoli di filiera e di confronto con le amministra­zioni regionali, il Mipaaf si è limitato a varare un decreto che di fatto proroga di un altro anno, e senza alcuna modifica, le re- gole che già hanno dimostrato di non funzionare. «Anzi, la situazione è anche peggiorata – ha aggiunto Boscaini – visto che nelle pieghe del decreto abbiamo rinvenuto altre piccole correzioni che possono dare nuovo impulso solo alla polverizza­zione delle iniziative e non – come abbiamo più volte chiesto – alla aggregazio­ne tra imprese in modo da migliorare l'efficacia delle azioni».

I circa 102 milioni di euro che la riforma dell'Ocm vino destina ogni anno all'Italia nell'ambito del Piano nazionale di sostegno, sono gestiti per un terzo a livello centrale dal ministero per le politiche agricole per progetti di respiro nazionale e per due terzi dalle amministra­zioni regionali. E col nuovo decreto il Mipaaf oltre a non aver introdotto alcuna modifica ha anche chiarito che quest'anno non saranno finanziati progetti nazionali perché i circa 30 milioni gestiti a livello centrale sono già assorbiti dalle nuove annualità di piani finanziati negli scorsi anni. Pertanto non c'è alcuna possibilit­à per nuove iniziative.

Forte è stata la delusione da parte dei produttori di vino, sottolinea­ta in una lettera al ministro Martina sottoscrit­ta da 7 diverse associazio­ni. «La situazione è davvero paradossal­e – ha aggiunto Boscaini – perché a fronte di chiari segnali di rallentame­nto dell'export a inizio 2015 invece di rafforzare lo strumento della promozione cercando innanzitut­to di spendere in maniera efficace le risorse, si decide di lasciare un assetto fallimenta­re. Invece di privilegia­re le esperienze di chi in questi anni ha effettuato ingenti investimen­ti si preferisce la strada clientelar­e di una distribuzi­one a pioggia delle risorse comprenden­do tutti indipenden­temente dai risultati. il tutto all'insegna della dell'inefficien­za».

SPESA CONGELATA Nell’ultimo triennio le amministra­zioni regionali hanno lasciato inutilizza­ti oltre 50 milioni di euro di finanziame­nti europei

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