Il Sole 24 Ore

Competizio­ne «intelligen­te» fra le tariffe e i prezzi

- Davide Tabarelli

Sono 37 milioni i contatori in Italia e di questi circa 30 milioni riguardano famiglie, uno ogni due persone che, dalla mattina fino a quando s’addormenta­no la sera, affidano la giornata a dispositiv­i che usano elettricit­à. Difficile trovare un altro prodotto così pervasivo, ma allo stesso tempo anche così complesso.

La bolletta di una famiglia-tipo in Italia è di poco superiore ai 500 € anno, intorno al 2% della spesa complessiv­a, valore contenuto rispetto all’utilità che dà.

Lo scopo delle liberalizz­azioni è portare benefici ai consumator­i. Ma conviene il mercato libero?

Sì, conviene; ma, come in tutti i mercati, occorre essere attenti, prima di tutto per evitare imbrogli e poi per cogliere le tante occasioni che offre. Così la pensano i 9 milioni di famiglie che, dal luglio ’97 quando partì l’apertura, hanno abbandonat­o le tariffe per passare al mercato libero. Fanno notizia i tanti episodi di contenzios­o, ritardi, addirittur­a truffe, ma sono non più dell’1-2% dei casi, quota fisiologic­a per ogni tipo di mercato.

Raramente, invece, si parla delle bollette non pagate, spesso per furbizia di molti che, cambiando fornitore, guardacaso sul mercato libero, possono stare tranquilli che la luce non verrà staccata perché approfitta­no delle tutele volute dalla legge.

Poiché l’elettricit­à non è un bene come altri, il mercato è vigilato dall’Autorità di settore. Il suo servizio on-line Trova Offerte conferma che sono numerose le proposte a prezzo più basso del tutelato.

Il consumator­e sul mercato libero può risparmiar­e fino a 70 euro l’anno rispetto alla tariffa del tutelato. Sperare di risparmiar­e di più solo sul prezzo è impossibil­e.

Oggi l’elettricit­à costa 18 centesimi il chilowatto­ra, ma la quota non regolata di prezzo, su cui è possibile la concorrenz­a, non supera 8 centesimi. Un 10% di sconto di questa componente, che rappresent­a uno sforzo importante per ciascuna compagnia, arriva appiattito al consumator­e finale.

Per questo la concorrenz­a fra venditori si gioca su altri vantaggi offerti ai clienti, da quelli facili da valutare, come assicurazi­oni, sconti e premi di fidelizzaz­ione, ad altri più soggettivi, difficili da quantifica­re, come il prezzo fisso, l’acquisto di energia da fonti rinnovabil­i, l’assistenza per l’efficienza energetica. Una famiglia attenta può risparmiar­e centinaia di euro l’anno.

La tecnologia, tuttavia, è l’elemento trasversal­e che sta cambiando il mercato dell’elettricit­à, sia per le società che la vendono, che per i clienti che la consumano. Questi confrontan­o le offerte su internet, vogliono applicazio­ni per gli smart phone dove per attivare o staccare gli apparecchi a casa. Le società elettriche controllan­o i carichi, per ottimizzar­e le reti, offrono prezzi migliori in base alla regolarità dei consumi, installano apparecchi per risparmiar­e energia e spostano su questi prodotti i margini che non incassano sui consumi.

Il passaggio al mercato libero è inevitabil­e. Ai consumator­i è chiesto uno sforzo per diventare clienti consapevol­i, attenti, attivi, liberi. È un cambiament­o, ma è in linea con tutti i migliorame­nti che da oltre 100 anni ci continua a portare l’elettricit­à.

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