Competizione «intelligente» fra le tariffe e i prezzi
Sono 37 milioni i contatori in Italia e di questi circa 30 milioni riguardano famiglie, uno ogni due persone che, dalla mattina fino a quando s’addormentano la sera, affidano la giornata a dispositivi che usano elettricità. Difficile trovare un altro prodotto così pervasivo, ma allo stesso tempo anche così complesso.
La bolletta di una famiglia-tipo in Italia è di poco superiore ai 500 € anno, intorno al 2% della spesa complessiva, valore contenuto rispetto all’utilità che dà.
Lo scopo delle liberalizzazioni è portare benefici ai consumatori. Ma conviene il mercato libero?
Sì, conviene; ma, come in tutti i mercati, occorre essere attenti, prima di tutto per evitare imbrogli e poi per cogliere le tante occasioni che offre. Così la pensano i 9 milioni di famiglie che, dal luglio ’97 quando partì l’apertura, hanno abbandonato le tariffe per passare al mercato libero. Fanno notizia i tanti episodi di contenzioso, ritardi, addirittura truffe, ma sono non più dell’1-2% dei casi, quota fisiologica per ogni tipo di mercato.
Raramente, invece, si parla delle bollette non pagate, spesso per furbizia di molti che, cambiando fornitore, guardacaso sul mercato libero, possono stare tranquilli che la luce non verrà staccata perché approfittano delle tutele volute dalla legge.
Poiché l’elettricità non è un bene come altri, il mercato è vigilato dall’Autorità di settore. Il suo servizio on-line Trova Offerte conferma che sono numerose le proposte a prezzo più basso del tutelato.
Il consumatore sul mercato libero può risparmiare fino a 70 euro l’anno rispetto alla tariffa del tutelato. Sperare di risparmiare di più solo sul prezzo è impossibile.
Oggi l’elettricità costa 18 centesimi il chilowattora, ma la quota non regolata di prezzo, su cui è possibile la concorrenza, non supera 8 centesimi. Un 10% di sconto di questa componente, che rappresenta uno sforzo importante per ciascuna compagnia, arriva appiattito al consumatore finale.
Per questo la concorrenza fra venditori si gioca su altri vantaggi offerti ai clienti, da quelli facili da valutare, come assicurazioni, sconti e premi di fidelizzazione, ad altri più soggettivi, difficili da quantificare, come il prezzo fisso, l’acquisto di energia da fonti rinnovabili, l’assistenza per l’efficienza energetica. Una famiglia attenta può risparmiare centinaia di euro l’anno.
La tecnologia, tuttavia, è l’elemento trasversale che sta cambiando il mercato dell’elettricità, sia per le società che la vendono, che per i clienti che la consumano. Questi confrontano le offerte su internet, vogliono applicazioni per gli smart phone dove per attivare o staccare gli apparecchi a casa. Le società elettriche controllano i carichi, per ottimizzare le reti, offrono prezzi migliori in base alla regolarità dei consumi, installano apparecchi per risparmiare energia e spostano su questi prodotti i margini che non incassano sui consumi.
Il passaggio al mercato libero è inevitabile. Ai consumatori è chiesto uno sforzo per diventare clienti consapevoli, attenti, attivi, liberi. È un cambiamento, ma è in linea con tutti i miglioramenti che da oltre 100 anni ci continua a portare l’elettricità.