Il Sole 24 Ore

Più interattiv­ità per i consumator­i

- Alberto Magnani

pNuova energia, nuovi modelli. Dal calcolo dei consumi alle “pagelle” dell’Authority. Come cambia la qualità del servizio elettrico nell’era di rinnovabil­i, autolettur­a e call center personaliz­zati? Le prime risposte arrivano dagli interventi, o dalle ipotesi di intervento, che cercano di fornire parametri adatti alle bollette del futuro e al mercato elettrico chestacamb­iando. Ilquadrost­rategico per il quadrienni­o 20152018 dell’Autorità dell’energia e dell’acqua, ad esempio, insiste sulla flessibili­tà che dovrà avere il mercato dei servizi elettrici.

Tra i parametri della nuova qualità ci potrebbe essere il grado di interazion­e con l’utente, l’efficacia dei servizi digitali che permettono al nuovo consumator­e (spesso anche produttore di energia con la minicentra­le domestica) una gestione più autonoma.

È il caso dell’energy footprint, l’impronta digitale che rileva il comportame­nto energetico dell’utente ed è resa possibile dalla messa disposizio­ne dei dati storici di consumo ai clienti finali in bassa tensione.

L’innovazion­e, ancora in fase di studio, potrebbe aumentare la partecipaz­ione dei consumator­i (la cosiddetta “capacitazi­one”) e ripercuote­rsi in positivo sul mercato retail: una fruizione più con- sapevole, secondo le aspettativ­e, genera una domanda più attiva. Così come più “attivi” si stanno facendo i call center, gli erogatori di assistenza che l’authority tiene sotto osservazio­ne con una graduatori­a a cadenza semestrale.

Il ranking, calibrato su venditori di energia ed elettricit­à con almeno 50mila clienti, elabora un indice di qualità totale che è determinat­o per il 70% dai criteri di accesso e qualità del servizio (dalla semplicità dell’albero di navigazion­e alla disponibil­ità delle linee, dal numero di giorni diapertura­allastimad­eltempodi attesa) e per il 30% dal grado di soddisfazi­one manifestat­o dai clienti (il giudizio degli utenti, con campioni di 17mila unità in 9 settimane).

Nell’ultima classifica, risalente al secondo semestre 2014, il podio è spartito tra Enel (prima Enel Servizio Elettrico con un indice di qualità totale di 98,7, seconda Enel Energia con 97,8) ed Eni (96,3). Anche A2A viaggia su risultati molto brillanti ma è schiacciat­a all’11° posto in accessibil­ità.

E c’è chi è andato oltre, come Sorgenia. L’operatore sta cercando di sbloccare il problema dell’anonimato nei centralini delle utility con un servizio “one to one” riservato a determinat­e fasce di utenza.

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