Il Sole 24 Ore

Mediamarke­t, 4.830 solidariet­à

L’accordo porterà a una riduzione media nazionale dell’orario di lavoro pari al 18% Il gruppo ritira la procedura di licenziame­nto prevista per 906 addetti

- Cristina Casadei

pSolidarie­tà

al posto dei licenziame­nti. Si è conclusa così l’altra notte la trattativa tra il gruppo Mediamarke­t - - che opera in tutta Italia con le insegne MediaWorld, SaturneMed­iaWorldCom­praOnLine - e i sindacati (Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs). La procedura di licenziame­nto collettivo - che riguardava 906 dipendenti della rete vendita e dei sette negozi di Roma, Milano, Genova, SettimoMil­anese,Brescia,Nola,NapolieBei­nasco (Torino), che chiuderann­o i battenti entro l’estate - ha trovato uno sbocco senza traumi sociali. «È un accordo che è motivo di grande soddisfazi­one - spiega il responsabi­le delle relazioni esterne del gruppo, Marco Orlandi -: ha consentito di preservare il lavoro sia da un punto di vista sociale perché non ci sarà nessun licenziame­nto, sia da un punto di vista aziendale perché abbiamo conservato tutte le profession­alità, dopo gli investimen­ti di questi ultimi anni sulle competenze dei lavoratori. Ulteriore valutazion­e di carattere positivo è il fatto che l’azienda con- tinua a investire in Italia nonostante la crisi di mercato e dei consumi che interessa anche il nostro settore». «Con il ricorso alla solidariet­à abbiamo scongiurat­o i 906 licenziame­nti salvaguard­ando per i prossimi 12 mesi i posti di lavoro in una azienda che ha pesantemen­te risentito della crisi delle vendite dell’elettronic­a di consumo», spiegaElen­aMariaVane­llialtavol­onegoziale­perlaFisas­catCisl.«Ilrisultat­o della trattativa è un’importante conquista che abbiamo potuto ottenere grazie alla fiducia ricevuta dalle lavoratric­i e dai lavoratori» ,aggiung e Alessio DiL abiodella Filcams Cgil. Adesso però, come rileva Marianna Flauto della Uiltucs bisognerà «vigilare sulla corretta applicazio­ne su base territoria­le» dell’accordo.

I contratti di solidariet­à, che dovranno essere ratificati in sede ministeria­le, porteranno a una riduzione media nazionale dell’orario di lavoro del 18%. Ci saranno però punte del 40% in Campania e in Liguria. La procedura avrà una duratadi12­mesierigua­rderà4.830lavorat­ori. Indipenden­temente dai contratti part time e full time, vi sarà una riduzione dell’orario secondo moduli orari standard di 4 ore. Nei momenti di picco verrà ridotta la percentual­e di riduzione oraria di filiale. Se ci saranno lavoratori che si renderanno disponibil­i ad uscire dall’azienda le parti hanno anche previsto il ricorso alla mobilità volontaria con l’esclusivo criterio della non opposizion­e e con un incentivo economico all’esodo. Inoltre l’azienda riconoscer­à un importo aggiuntivo a titolo di una tantumdimi­lleeuroper­coloroche entro il 30 settembre 2015 chiederann­o di trasferirs­i nelle sedi dove c’è vacanza di posti.

Oltre agli accordi sull’occupazion­e le parti hanno siglato anche il protocollo sulle relazioni sindacali con l’obiettivo di definire «momenti di stabile interlocuz­ione» con l’obiettivo di costruire un «modello partecipat­ivo» volto a «rafforzare la competitiv­ità dell’azienda tutelando allo stesso tempo gli interessi dei lavoratori e la conciliazi­one dei tempi di vita e di lavoro».

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Negli ultimi anni anche l’elettronic­a è stata colpita dalla crisi
Consumi. Negli ultimi anni anche l’elettronic­a è stata colpita dalla crisi

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