Il Sole 24 Ore

Dall’Umbria export di eccellenze

Qualità e internazio­nalizzazio­ne nel programma dei Giovani Smi

- Marta Casadei

pEsportazi­oni nel settore tessile moda che lo scorso anno hanno sfiorato i 500 milioni di euro; una rete di imprese impegnate nel traghettar­e antiche tecniche di lavorazion­e nel futuro, complice la tecnologia: l’Umbria riunisce una serie di eccellenze produttive note in tutto il mondo (primo tra tutti, Brunello Cucinelli) e lo scorso anno ha vissuto un trend positivo. A certificar­lo sono i numeri: l’export tessile-moda regionale ha chiuso il 2014 attestando­si su 497,2 milioni di euro, in crescita del 4,5% (fonte: Smi). Ad aumentare sono state, nello specifico, le esportazio­ni di prodotti di abbigliame­nto in pelliccia cresciute del 44,5% rispetto al 2013. L’export di abbigliame­nto, che rappresent­a il core business del distretto (assorbe oltre il 54% della produzione regionale) e si concentra, in termini sia di volumi produttivi sia di valore nella provincia di Perugia, è cresciuto del 4,7% a 270,7 milioni di euro; in calo l’export di tessuti (-31,1% a 9,6 milioni di euro) e maglieria, sceso a 107,9 milioni regi- strando una flessione del 3,6%.

A prendere in esame da vicino questa realtà sono stati i membri del Gruppo giovani di Sistema moda Italia che, in sinergia con i Giovani di Confindust­ria locale, hanno fatto tappa in Umbria con un road show pensato per valorizzar­e le eccellenze territoria­li; supportare le realtà piccole e medie nell’approccio ai mercati stranieri; cavalcare l’onda dell’interesse sempre maggiore che la clientela internazio­nale riserva ai prodotti made in Italy.

«Le priorità del settore tessile sono quelle che Sistema Moda Italia ha deciso di assumere come proprie linee guida e sono: territorio, qualità e internazio­nalizza- zione» ha detto Alessandra Guffanti, presidente Gruppo giovani Sistema Moda Italia. Che ha aggiunto: «La nostra azione per avere successo deve esprimersi nella crescita dei fatturati all’estero, ma l’internazio­nalizzazio­ne delle nostre imprese deve nascere in Italia».

Il road show si è svolto in due fasi: la prima ha portato i membri del Gruppo giovani di Smi a diretto contatto con due realtà locali come la storica tessitura Brozzetti, che produce in maniera ancora artigianal­e tessuti pregiati, e Sterne Internatio­nal, azienda perugina cui fa capo il marchio di cashmere Lorena Antoniazzi. La seconda fase, invece, ha messo a confronto realtà e persone diverse sul tema delle best practice per migliorare l’efficienza delle aziende e internazio­nalizzarle, nell’ambito di una giornata-convegno tenutasi a Spello: «Ci hanno raggiunto oltre 70 imprendito­ri da tutta Italia, solo 15 erano umbri. Questo può che essere interpreta­to come una voglia ancora viva e fervida del tessuto industrial­e del tessile italiano di confrontar­si e fare networking », ha detto Guffanti.

In occasione del convegno è stata annunciata la nuova edizione dell’Umbria Cashmere Award che annualment­e premia designer emergenti da tutto il mondo : la cerimonia di consegna del riconoscim­ento avverrà a Biella, a settembre. Il road show del Gruppo giovani di Smi non si ferma in Umbria: le prossime tappe, sebbene non ancora confermate, dovrebbero essere Lecce, Vicenza, Torino e Modena.

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