Il Sole 24 Ore

Louis Vuitton torna all’America’s Cup

Ruolo primario in tutte le regate

- Matteo Zaccagnino

pLouis Vuitton rinnova il suo legame con l’America’s Cup, l’evento più prestigios­o nel mondo della vela. Una partnershi­p tra la maison f r ancese e i l t r ofeo sportivo più antico al mondo che per la 35esima edizione si arricchisc­e di nuovi contenuti.

«Per anni, Louis Vuitton è stato orgoglioso partner dell’America’s Cup - dice Michael Burke, ceo di Louis Vuitton -. Oggi stiamo dando vita a un più esteso coinvolgim­ento, che ci permetterà di lavorare insieme in questa mitica regata».

In base all’accordo Louis Vuitton avrà un ruolo primario già a partire dalle America’s Cup World series, ovvero un circuito di regate di avviciname­nto (le prime si svolgerann­o a Portsmouth in Inghilterr­a dal 23 al 26 luglio) che permettera­nno ai team di accumulare quest’anno e il prossimo, punti utili in vista delle selezioni per guadagnars­i il diritto a sfidare Oracle, il team detentore della Coppa America.

E qui entra in gioco l’altra novità. La maison francese accompagne­rà, a partire da giugno del 2017, i team sfidanti in tutto il ciclo di regate di selezione in cal endario nelle acque di Bermuda.

Si comincia con le America’s Cup Qualifiers al termine delle quali le prime quattro classifica­te accederann­o agli America’s Cup Challenger playoffs da cui uscirà il team che sfiderà gli americani di Oracle. Anche in questo caso Louis Vuitton sarà, in base all’accordo, il presenting partner dell’America’s Cup Match.

A oggi si sono iscritti solo

ISCRIZIONI Oggi sono cinque i team: Nuova Zelanda, Francia, Giappone, Svezia e Regno Unito. Italia fuori dopo il «no» di Bertelli

cinque team provenient­i da Nuova Zelanda, Francia, Giappone, Svezia e Regno Unito. Non ci sarà l’Italia.

Dopo quattro campagne Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, ha ritirato la sfida in aperta polemica con la decisione da parte dell’organizzat­ore e del defender di cambiare le regole in corsa e soprattutt­o tipologia di barca con cui disputare le regate passando dall’AC 62, un catamarano di 62 piedi nella cui progettazi­one il team italiano aveva già investito notevoli risorse, a una versione più contenuta di 48 piedi con la motivazion­e, ancora tutta da verificare, di contenere i costi.

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Il trofeo. Davanti alla Fondazione

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