Il Sole 24 Ore

Rifugiati, così la redistribu­zione

La Commission­e Ue ha presentato la proposta legislativ­a che supera il Principio di Dublino In due anni ne saranno ricollocat­i in Europa 40mila, 24mila dall’Italia

- Beda Romano

pLa Commission­e europea ha presentato ieri l’attesa proposta legislativ­a per gestire a Ventotto, e non più su base nazionale, il drammatico arrivo di migliaia di migranti in Europa. L'iniziativa, impensabil­e solo qualche mese fa, è per molti versi un successo della diplomazia italiana che è riuscita a sensibiliz­zare i partner sulla gravità della situazione nel Mediterran­eo centrale. Ciò detto, il prossimo negoziato tra i paesi membri si presenta difficile. Alcuni governi hanno già rumoreggia­to.

Nel febbraio 2003 fu deciso a livello europeo che l’immigrato in cerca di asilo sarebbe stato accolto dal paese di primo sbarco. Ieri l’esecutivo comunitari­o ha lasciato intendere che questo meccanismo, definito Principio di Dublino, ha fatto il suo tempo. Bruxelles ha proposto ai Ventotto una redistribu­zione dei profughi attraverso tutti i paesi membri dell’Unione europea (esclusi Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna, che godono di una clausola di esenzione).

La Commission­e ha presentato un meccanismo su 24 mesi che comporterà la ricollocaz­ione sull’intero territorio europeo di 40mila persone, 24mila arrivate in Italia e 16mila arrivate in Gre- cia dal 15 aprile in poi (o dall’entrata in vigore del provvedime­nto). La redistribu­zione obbligator­ia avverrà sulla base di una serie di criteri: il prodotto interno lordo, la popolazion­e, il tasso di disoccupaz­ione, il ruolo in passato nell’accogliere i rifugiati (si veda Il Sole 24 Ore del 22 maggio).

Nelle ultime settimane, alcuni governi hanno protestato contro un meccanismo obbligator­io. Da Praga, il premier Bohuslav Sobotka ha detto ieri che il suo paese «respinge l’idea di quote vincolanti». Ago della bilancia nel voto a maggioranz­a qualificat­a nel Consiglio sarà la Francia. Sul fronte delicato dell’immigrazio­ne, il governo socialista è stretto fra le pressioni - se non xenofobe, nazionalis­te - del Front National e del Front de Gauche. Berlino e Roma invece sono a grandi linee favorevoli.

Obbligator­ietà del meccanismo e criteri di redistribu­zione saranno i nodi del negoziato tra i governi. «Vogliamo avere una solidariet­à minima – ha spiegato il commissari­o all’immigrazio­ne Dimitris Avramopoul­os –. La solidariet­à non si può dare a dosi. Il nostro piano è ben equilibrat­o». Rispondend­o ai timori di alcuni paesi, l’uomo politico greco ha precisato che seppur obbligator­io il piano prevede che saranno i singoli stati a decidere in ul- tima analisi se accogliere il richiedent­e asilo.

I 40mila prescelti verranno selezionat­i sulla base della loro nazionalit­à, privilegia­ndo le cittadinan­ze che nel 2014 hanno registrato un elevato tasso di accettazio­ne dell’asilo (il 75%). La proposta, che dovrà essere approvata dai Ventotto previa consultazi­one del Parlamento, si basa sull’articolo 78 dei Trattati che prevede soluzioni di emergenza in caso di crisi. Il piano sarà riservato a persone che hanno bisogno di protezione internazio­nale, ma Bruxelles ha promesso un progetto di più lunga lena entro fine 2015.

Secondo la proposta presentata ieri, Italia e Grecia dovranno preparare un piano di accoglienz­a delle persone, con la nascita di campi in cui raccoglier­e le impronte digitali. Le autorità locali saranno coadiuvate da funzionari nazionali. «Irregolari­tà potrebbero comportare la sospension­e del programma», ha avvertito la Commission­e. Sempre su questo fronte, Bruxelles ha presentato ieri anche la proposta con la quale vuole avviare su base volontaria il reinsediam­ento nei Ventotto di 20mila rifugiati ancora fuori dal territorio europeo. Circa 2.000 sono destinati all’Italia.

 ??  ?? In arrivo. Un barcone di migranti nelle acque libiche
In arrivo. Un barcone di migranti nelle acque libiche

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy