Bain, Advent e Clessidra pronti ad aggiudicarsi Icbpi
Offerta da 2,15 miliardi di euro
Il consorzio dei tre fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra è pronto ad acquistare l’Istituto centrale delle banche popolari (Icbpi). Dopo un’asta accesa con l’altro concorrente in gara, cioè la cordata formata da Cvc e Permira, ieri c’è stato il verdetto delle popolari azioniste che - assieme ai loro advisor Mediobanca, Equita e lo studio Lombardi Molinari Segni - hanno optato per l’offerta vincolante da 2,15 miliardi di euro di Bain-Advent-Clessidra. Ai fondi è stata data l’esclusiva che dovrebbe permettere di arrivare alla firma del contratto entro il 19 giugno. È stato così ribaltato quello che sembrava l’esito di venerdì scorso, quando pareva imminente la concessione dell’esclusiva alla cordata rivale Permira-Cvc. L’0fferta da 2,15 miliardi di Bain Capital-Advent-Clessidra è strutturata con un componente equity del 50% circa e altrettanto a debito. A questa si aggiunge però l’opzione di un’offerta da 2 miliardi, sostanzialmente fully equity (la quota cash è superiore all’80%, pari a circa 1,7 mld circa).
Un doppio binario, insomma, che permette alle banche popolari di affrontare con assoluta serenità gli iter autorizzativi, lasciando ampi spazi di flessibilità alle Authority. Ovviamente nel secondo caso entrambi i soggetti dovrebbero fare un sacrificio: le popolari azioniste dovrebbero infatti incassare di meno, mentre i private equity dovranno aumentare i capitali propri investiti. Confermata d’altra parte la possibilità per le banche di reinvestire nella società per arrivare a una quota fino al 15 per cento. Il deal prevede inoltre l’esborso di ulteriori 75 milioni per il riacquisto delle minorities in CartaSi ed Helpline.
Ora si apre il periodo di esclusiva, durante la quale i fondi avranno accesso in esclusiva alla data room. Gli azionisti contano di arrivare alla firma ufficiale entro il 19 giugno, mentre la formalizzazione del closing è prevista entro l’anno.
Importante il risvolto per le banche popolari venditrici, capitanate dall’ad del Creval Miro Fiordi, primo azionista di Icbpi (20,4%), cui è stato affidato il compito dai soci di curare un deal che, fino a questo momento, rientra tra i maggiori nel settore finanziario in Europa. Molte delle banche coinvolte possono registrare importanti plusvalenze, un dettaglio certo non trascurabile soprattutto in una fase come quella attuale, in cui le richieste patrimoniali si fanno sempre più stringenti.
D’altra parte la cordata formata da Bain Capital-AdventClessidra ha vinto grazie all’offerta economica più alta. Permira e Cvc avevano infatti messo sul tavolo circa 2 miliardi di euro. Insomma, una sfida molto competiva e con diversi colpi di scena, che alla fine si sarebbe risolta per una differenza di 150 milioni. Ora dunque si guarda ali esclusiva che separano Bain Capital (sull’operazione ha lavorato il managing partner italiano Luca Bassi), Advent e Clessidra (con i partner Maurizio Bottinelli e Simone Cucchetti) dalla conclusione dell’operazione.
I principali azionisti di Icbpi sono Credito Valtellinese ( 20,5%), Banco Popolare (9,62%, più 5,76% in capo a Holding di Partecipazioni Finanziarie), Bper (10,6%), Popolare Vi
cenza (9,99%), Veneto Banca (9,99%), Iccrea (7,92%), Popolare Cividale (5,14%), Banca
Popolare di Milano (5%) e Ubi ( 5,14%). La cordata BainAdvent-Clessidra ha avuto nell’operazione l’assistenza finanziaria di Vitale & Co, Rothschild, Franco Bernabè, Hsbc e Goldman Sachs.