Il Sole 24 Ore

Ad aprile rallenta la corsa della raccolta

Patrimonio salito a 1.735 miliardi

- Isabella Della Valle

Aprile aggiunge un altro tassello alla lunga serie di risultati positivi colleziona­ti dai gestori: il mese scorso l’industria italiana dell’asset management ha raccolto complessiv­amente 15,8 miliardi.

In realtà il dato è inferiore rispetto a quanto incassato a marzo (quasi 23 miliardi), ma questo rallentame­nto non mette certo in dubbio la fase di espansione che sta attraversa­ndo l’industria del risparmio gestito. E a dirlo so- no sempre i numeri: da inizio anno nelle casse delle Sgr sono già entrati qualcosa come 71,2 miliardi.

I risparmiat­ori italiani dal canto loro sono sempre più inclini a investire nei fondi comuni, come dimostrano gli 11,7 miliardi rastrellat­i il mese scorso, una cifra che sottolinea una volta di più la leadership di questo segmento che da gennaio ha rastrellat­o oltre 50 miliardi di raccolta.

Decisament­e più contenuto il risultato conseguito ad aprile dalle gestioni di portafogli­o, ferme a 4,2 miliardi (20,8 il dato da inizio anno) e che vedono ridursi progressiv­amente l’incidenza sulle masse gestite totali (52,5% contro il 53% di marzo). A proposito di patrimonio, gli asset in gestione hanno ritoccato un altro record (succede ormai puntualmen­te ogni mese) portandosi a 1.735,5 miliardi. Tra i fondi comuni da segnalare il ritorno in territorio negativo degli aziona- ri (passati da 2,3 miliardi di marzo a -299 milioni attuali). Probabilme­nte l’andamento negativo registrato dalle principali Borse ad aprile può avere in parte condiziona­to le scelte degli investitor­i, i quali in molti casi, però, possono anche essere stati mossi dall’esigenza di liquidare i guadagni conseguiti in precedenza. Invariato il saldo dei prodotti bilanciati (poco meno di 2 miliardi), mentre i flessibili si confermano la tipologia che piace di più (5,6 miliardi), nonostante ci sia stato un ridimensio­namento dei flussi rispetto a marzo. In ascesa, invece, il dato degli obbligazio­nari nelle cui casse sono entrati 4,6 miliardi. I prodotti di diritto estero si sono stati quelli più gettonati (7,5 miliardi) rispetto a quelli tricolore (4,1 miliardi), che comunque, a differenza degli esteri, hanno migliorato le posizioni rispetto al dato di marzo. Dal versante delle performanc­e su base annua , i fondi che in assoluto hanno reso di più sono quelli investiti nel area Pacifico (39%), seguiti dagli azionari America (33,6%) e Paesi emergenti ( 31,3%); gli obbligazio­nari hanno reso mediamente il 4,9% (con picchi del 17% degli internazio­nali governativ­i) , mentre per il flessibili la rivalutazi­one è stata del 12,8%. Per quanto riguarda i gruppi, Intesa Sanpaolo ha ottenuto il risultato migliore 6,7 miliardi), seguita a distanza da Generali (1,3 miliardi) e da Pioneer Investment­s( 1,2 miliardi) e da Deutsche Asset and Wealth management (1,1 miliardi). In rosso, invece, i conti di Franklin Templeton (-548 milioni), di Société Générale (-165)e di State Street Global Advisor (-104 milioni).

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Fonte: Assogestio­ni

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