Notai, sulle vendite la Giustizia «riapre»
Il governo apre ai notai in merito al Ddl concorrenza, sulla norma che dà anche agli avvocati la possibilità di stipulare contrattidi compravendita per gli immobili non residenziali fino a 100mila euro. Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, intervenendo a una tavola rotonda organizza ta da Feder notai(il sindacato dei notai), ha detto: «Il Governo è disponibile a riaprire il dialogo con notai e avvocati. Il Ddl concorrenza è in fase di discussione in commissione, siamo aperti al confronto per migliorare il testo. I notai sono importanti per il controllo della legalità nel trasferimento degli immobili. Per prevenire il contenzioso è importante anche il loro contributo». Tuttavia Ferri ha invitato i notai a «essere protagonisti: devono cavalcare e non subire il cambiamento». Carmelo Di Marco, presidente Feder notai, ha apprezzato le parole del sottosegretario: «Mi sento un po’ rincuorato». Ma ha aggiunto: «Nonsiamo spaventati dalla concorrenza, ma per rendere più concorrenziale la nostra professione si potrebbe rendere meno cost os ol’ accesso e favorire i concorsi». La norma sul trasferimento di immobiliès tata criticata un po’ da tutti i partecipanti alla tavola rotonda. Per Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Corte costituzionale, «non c’è trasferimento di competenze tra notai e avvocati, quindi non c’è concorrenza». «Sugli immobili – ha detto Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria– la soluzione migliore è quella della garanzia pubblica che i notai offrono. Gli immobili industriali sono quasi tutti sotto i 100 mila euro. I costi perle imprese con le nuove norme rischiano di aumentare». Tuttavia, per Lo Bello «la legge sulla conc orrenza è fondamentale, non deve preoccupare nessuno. Con la concorrenza i più bravi migliorano. E i notai sono una eccellenza grazie a un percorso di studi serio». Anche Rodolfo Sabelli, presidente dell’ Associazione nazion a le magistrati, ha sottolineato come «la funzione notarile permette una forte garanzia». Gaetano Stella, presidente Confprofessioni, infine ha criticato come sono state affrontato le liberalizzazioni: «in maniera semplicistica. Il Ddl concorrenza non contiene una vera concorrenza».