Cdp: cedola da 853 milioni per il Mef e le fondazioni
Cassa depositi e prestiti stacca il dividendo per i suoi azionisti, il ministero dell’Economia e le 60 fondazioni bancarie che controllano il capitale della spa di Via Goito. Ieri l’assemblea dei soci del gruppo guidato da Giovanni Gorno Tempini - che ha approvato il bilancio 2014, chiuso con un utile di 2,2 miliardi di euro per Cassa spa - ha deciso di distribuire una cedola di 853 milioni, invariata rispetto allo scorso anno. Al ministero dell’Economia, che detiene l’80,1% di Cdp, andranno quindi 683 milioni, mentre le fondazioni (a cui fa capo il 18,4% del capitale) incasseranno circa 157 milioni.
Nel corso dell’assemblea è stato poi presentato anche il bilancio consolidato 2014, che va in archivio con un utile di 2,7 miliardi di euro, inclusivo della quota di pertinenza di terzi. Nel 2014, si ricorderà, le risorse mobilitate e gestite dal gruppo Cdp sono state pari a 29 miliardi di euro, in aumento del 4% rispetto all’esercizio precedente, e il contributo della sola capogruppo è stato di oltre 19 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2013. Tali risorse sono state destinate per il 53% alle imprese, per il 39% in favore degli enti pubblici e per l’8% alla realizzazione di infrastrutture. Il totale dell’attivo si è attestato invece a 402 miliardi di euro, in aumento di oltre il 9% rispetto al 2013, con le disponibilità liquide che hanno raggi unto quota 184 miliardi di euro, in crescita del 21% se confrontate con l’esercizio precedente.
Sempre ieri, poi, il cda della Cassa, presieduto da Franco Bassanini, ha deliberato la concessione di 850 milioni di euro di finanziamenti. La fetta più significativa (700 milioni) andrà alla regione Sardegna e sarà destinata alla rea- lizzazione di opere di competenza e interesse regionale. Nel comunicato diffuso ieri a valle del board, si precisa che le somme saranno riservate, tra l’altro, «a interventi sulle infrastrutture del servizio idrico e di mitigazione del rischio idrogeologico, interventi di edilizia scolastica, universitaria e residenziale, e interventi nel settore della viabilità».
I restanti 150 milioni di euro saranno invece assegnati ad Autovie venete spa - che è la società concessionaria delle autostrade A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine Sud, A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, A57 tangenziale di Mestre e della A34 Villesse Gorizia - per la copertura degli investimenti relativi alla realizzazione del terzo lotto Alvisopoli-Gonars e della variante alla Ss 352 di Grado. il progetto è tra i primi che saranno candidati dall’Italia tra quelli destinati a beneficiare della garanzia del “piano Juncker” (European Plan for Strategic Investments). L’asse autostradale di cui fa parte la rete gestita da Autovie venete, chiarisce ancora la nota di ieri, «riveste un ruolo rilevante, in quanto inserito nella rete europea dei trasporti (Ten-T) e parte del cosiddetto “Corridoio V”, che dovrebbe collegare Lisbona e Kiev.