Il Sole 24 Ore

Ibl, Ipo con aumento tra 50 e 100 milioni

- Laura Serafini

Il gruppo Ibl, la banca romana che si è specializz­ata nella cessione del quinto dello stipendio, punta a sbarcare a piazza Affari sul segmento Star entro ottobre-novembre. L’ipotesi cui si lavora è un flottante del 35%, da raggiunger­e con un’offerta mista, tra cessione di azioni e un aumento di capitale che potrebbe arrivare fino a 50-100 milioni. La banca sta lavorando all’Ipo da oltre un anno, eun mandatoè già statoaffid­atoa Banca Imie Ubs, ma ora l’operazione sembra avere un’accelerazi­one: il deposito del prospetto in Consob è previsto per la fine di luglio-inizio agosto. «La banca si sta sviluppand­o a ritmi sostenuti, i numeri del bilancio 2014 e del primo trimestre di quest’anno evidenzian­o un crescita a due cifre», spiega l’ad Mario Giordano, che insieme alla famiglia D’Amelio condivide il controllo della banca. Ibl ha chiuso il 2014 con un margine di intermedia­zione di 128,3 milioni (+52,6%),unutilenet­todi50,5milio- ni(+105%)eunattivod­i4,6miliardi. Nel primo trimestre il margine di intermedia­zione è aumentato del 5,7% (40,5 milioni), il margine di interesse è cresciuto del 26,15% (17,7 milioni), l’utile netto del 10% (18,6 milioni). La raccolta si attesta a 1,2 miliardi, gliattivia 5,1 miliardi. «Nel 2003 abbiamo avuto l’intuizione dell’importanza di trasformar­ci da finanziari­a a banca e il tempo ci ha datoragion­e- continuaGi­ordano-. Dal 2009 abbiamo cominciato a fare la raccolta online attraverso i conti deposito». Era un’inizitiva sperimenta­le:ancheinBan­cad’Italiaeran­ointeressa­tiaseguirn­el’esito perchè una raccolta solo online poteva rivelarsi troppo volatile. «Abbiamo dimostrato che la nostra raccoltaès­tabile,eorasiatte­sta attorno a 1,2 miliardi - dice l’ad -. Quando abbiamo bisogno di approvvigi­onarci siamo competitiv­i con gli altri istituti».

Il gruppo guardaalla­quotazione come obiettivo per consolidar­e la crescita. «Il taglio medio dei nostri conti deposito è di 70 mila euro. La nostra è una cliente la conbuone disponibil­ità che ci chiede anche investimen­ti alternativ­i - spiega il presidente Franco Masera -. Puntiamo ad ampliare i nostri prodotti di investimen­to alla negoziazio­ne e trasmissio­ne ordini. Ma anche alla vendita di prodotti risparmio gestito per conto terzi». La nuova regolament­azionesugl­iintermedi­arifinanzi­ari può aprire scenari di consolidam­ento con la possibilit­à per Ibl di accrescere la quota di mercato nella cessione del quinto dello stipendio (14%) anche attraverso acquisizio­ni. «Potremmo stipulare accordi con banche più grandi per distribuir­e i prodotti per la cessione del quinto - chiosa l’ad - proprioper­chèsiamole­aderinun mercato di nicchia dal quale le grandi banche o non ci sono più oppure stanno uscendo». Ibl ha una rete di 18filiali,28negozifi­nanziari,440dipende­ntiedèatti­vanelsetto­reassicura­tivo come agente di Zurich.

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