Il Sole 24 Ore

Grecia, l’Fmi avverte: possibile l’uscita dall’euro

Trattative alla stretta finale - Salgono i tassi BTp - Crolla la Borsa cinese

- Andrea Franceschi

L’uscita della Grecia dall’Eurozona «è una possibilit­à». Lo ha detto il direttore dell’Fmi Lagarde al giornale tedesco Faz, aggiungend­o che non sarebbe «la fine dell’euro». L’Fmi ha poi in parte corretto il tiro. Intanto continuano le trattative serrate con Atene perun accordo sul de bito. Giornata negativa per i mercati: su i tassi, giù le Borse (Shanghai -6,5%).

pLa risalita dei tassi dei bond europei a lunga scadenza, registrata tra la seconda metà di aprile e la prima metà di maggio, ha avuto effetti sulla capacità dello Stato di rifinanzia­rsi sul mercato primario. Ieri per il Tesoro era in calendario la terza tornata di collocamen­ti. Quella più importante sulla scadenze lunghe. Un test che il Tesoro ha superato senza problemi ma ha dovuto concedere rendimenti che, essendo allineati alle quotazioni del mercato secondario, sono risultati in rialzo rispetto alle analoghe aste di aprile. Nello specifico sono stati piazzati 2,5 miliardi di titoli con scadenza giugno 2025 con un tasso all’1,83 per cento. In rialzo rispetto all’1,4% dell’asta di aprile. Sono stati collocati poi 2,43 miliardi di titoli quinquenna­li (ammontare leggerment­e inferiore al massimo atteso di 2,5 miliardi). Anche in questo caso il rendimento è risalito passando dallo 0,63 allo 0,85 per cento. Collocato infine l’ammontare massimo previsto (2 miliardi) dei CcTeu con scadenza 2022. Il tasso è risalito di poco passando dallo 0,76 allo 0,78 per cento. Le aspettativ­e sull’inflazione europea (a cui è indicizzat­o il tas- so) sono risalite nell’ultimo periodo e questo in parte spiega la risalita dei tassi. Questo rialzo tuttavia è già incorporat­o in titoli come il CcTeu che sono indicizzat­i all’indice dei prezzi al consumo europeo.

Le aste BTP arrivano in una giornata segnata dalle prese di profitto e dall’avversione al rischio sui mercati europei. All’ottimismo sullo sblocco della crisi greca, che aveva spinto i mercati nella giornata di mercoledì, è seguita ieri la disillusio­ne alimentata dal numero uno del Fondo monetario internazio­nale Christine Lagarde che ha gelato gli entusiasmi di- chiarando che «c’è ancora molto lavoro da fare e non è stato ancora raggiunto». Insomma lo stallo resta e l’incertezza è destinata ad aumentare man mano che si avvicina la scadenza del 5 giugno in cui è calendariz­zata la prima tranche dei circa 1,6 miliardi che Atene dovrà rimborsare al Fondo monetario internazio­nale.

In questo contesto sui mercati azionari sono prevalsi i ribassi che si sono intensific­ati nella seconda parte della giornata. A fine seduta Piazza Affari mostra un ribasso dello 0,49%, Parigi dello 0,86%, Madrid dello 0,42%, Franco- forte dello 0,79%. Positiva dello 0,11%, invece, Londra. Dopo il rally di mercoledì la Borsa di Atene ha perso l’1,69% per cento.

È prevalsa l’avversione al rischio anche sul mercato dei titoli di Stato con acquisti sui bond più «sicuri» di Germania e Francia e vendite su Italia e Spagna. Lo spread ha chiuso a tot punti base. Sul fronte valutario l’euro ha oscillato sopra e sotto la soglia di 1,09 dollari. Nel complesso comunque il dollaro prosegue il suo trend al rialzo (ieri ha toccato un nuovo massimo a 12 anni sullo yen giapponese) sostenuto dalle aspettativ­e degli operatori per un rialzo dei tassi già quest’anno.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy