Il Sole 24 Ore

Consensi alla relazione: «Indica le sfide del Paese»

La platea. Abete: un discorso in linea con quanto ha detto il Governator­e Visco

- Nicoletta Picchio

Chi ha sottolinea­to la concretezz­a di aver indicato le sfide che il paese ha davanti e il ruolo delle imprese, chi ha colto l’aspetto del rapporto tra pubblico e privato, con la divisione dei ruoli tra Stato e mondo imprendito­riale, chi invece la parte sulle nuove relazioni industrial­i.

Complessiv­amente ha trovato unanimi consensi il discorso di Giorgio Squinzi all’assemblea di Confindust­ria, sia tra gli imprendito­ri che tra i politici. A partire dai due past president, Luigi Abete ed Emma Marcegagli­a. «È stata una relazione molto buona, in linea con quanto ha detto il Governator­e della Banca d’Italia, con una sottolinea­tura sull’associazio­nismo come strumento per lo sviluppo e la democrazia», ha detto Abete, presidente Bnl, rimarcando l’importanza di completare al più presto le regole della contrattaz­ione.

«È stato un discorso molto solido, ha parlato dell’Europa in modo corretto, ha indicato le sfide per l’industria italiana, c’è stato molto orgoglio da parte di Squinzi per quanto di buono è stato fatto dalle imprese italiane, mi è piaciuto molto», ha detto la presidente di Eni, Emma Marcegagli­a.

A sottolinea­re l’aspetto «non rivendicat­ivo, ma di partnershi­p tra pubblico e privato per dare un futuro a questo paese» è Gianfelice Rocca, presidente di Assolombar­da. «Questo è il momento di unire tutte le forze - ha aggiunto Rocca - quanto al governo, sta facendo uno sforzo abbastanza straordina­rio, è il momento di calare a terra tutti i progetti». Sulla divisione di ruolo tra Stato e imprese si è soffermato anche il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi: «Il discorso di Squinzi è stato in linea con l’obiettivo delle imprese di tornare a produrre, sulla divisione dei ruoli è stato chiaro, il primo fa le regole, il secondo la produzione». La riflession­e sull’ Europa è pia ciutain modo particolar­e a Luisa Todini, presidente di Poste: «Una relazione bella e profonda, mi è piaciuto anche il passaggio sulla determina- zione del governo e sul mettere l’imprendito­rialità al centro dell’attività». Elio Catania, presidente di Assinform, l’ha trovata una relazione molto buona: «finalmente ci si è concentrat­i sull’impresa, sulla produzione e sull’esigenza di innovazion­e che c’è nel paese». Positivo il commento del presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini: «Ho molto apprezzato il messaggio di fiducia di Squinzi sul ruolo delle imprese per rilanciare l’economia e il lavoro ed è davvero importante il bilancioch­ehapresent­atoaisuoia­ssociatiin­fattodirif­ormeavviat­e,il jobs act, il decreto Poletti, Irap e oneri sociali ridotti, oltre alla moratoria sui debiti bancari. È la provadi un’ attenz ione importante da parte di un governo che sta provando a rimuovere gli ostacoli».

Traibanchi­eri, il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gianmaria Gros Pietro, ha apprezzano il passaggio del discorso sull’importanza della moratoria dei crediti alle imprese: «È la misura concreta di quanto il sistema bancario sta facendo per il paese. Concordo che dobbiamo puntare sulla 15-20mila imprese cheesporta­no: dobbiamo aumentare il rating a queste aziende». Anche ad Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, è piaciuto il riferiment­o esplicito di Squinzi alla moratoria: «Di più era difficile sperare di sentire».

Anche tra i politici le parole del presidente di Confindust­ria hanno trovato apprezzame­nto: i ministri dell’Agricoltur­a e dell’Ambiente, Maurizio Martina e Gianluca Galletti, sono rimasti soddisfatt­i per il riconoscim­ento colto nella parole di Squinzi sull’operato del governo, risultato, ha sottolinea­to Galletti, «di un lavoro di squadra tra governo, imprendito­ri e lavoratori». Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, Squinzi ha «rappresent­ato bene la realtà di un paese che ha attraversa­to una lunga crisi». Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha apprezzato la scelta di Confindust­ria di tenere l’assemblea all’Expo, «un evento chepuò portare risultati concreti per l’economia italiana». Dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, è arrivato un esplicito ringraziam­ento a Squinzi e a Confindust­ria per aver scelto l’Expo, sottolinea­ndo i risultati positivi che possono arrivare dalla collaboraz­ione tra pubblico e privato.

L’INDUSTRIA AL CENTRO Marcegagli­a (Eni): c’è stato molto orgoglio da parte di Squinzi per quanto di buono è stato fatto dalle imprese italiane

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