Consensi alla relazione: «Indica le sfide del Paese»
La platea. Abete: un discorso in linea con quanto ha detto il Governatore Visco
Chi ha sottolineato la concretezza di aver indicato le sfide che il paese ha davanti e il ruolo delle imprese, chi ha colto l’aspetto del rapporto tra pubblico e privato, con la divisione dei ruoli tra Stato e mondo imprenditoriale, chi invece la parte sulle nuove relazioni industriali.
Complessivamente ha trovato unanimi consensi il discorso di Giorgio Squinzi all’assemblea di Confindustria, sia tra gli imprenditori che tra i politici. A partire dai due past president, Luigi Abete ed Emma Marcegaglia. «È stata una relazione molto buona, in linea con quanto ha detto il Governatore della Banca d’Italia, con una sottolineatura sull’associazionismo come strumento per lo sviluppo e la democrazia», ha detto Abete, presidente Bnl, rimarcando l’importanza di completare al più presto le regole della contrattazione.
«È stato un discorso molto solido, ha parlato dell’Europa in modo corretto, ha indicato le sfide per l’industria italiana, c’è stato molto orgoglio da parte di Squinzi per quanto di buono è stato fatto dalle imprese italiane, mi è piaciuto molto», ha detto la presidente di Eni, Emma Marcegaglia.
A sottolineare l’aspetto «non rivendicativo, ma di partnership tra pubblico e privato per dare un futuro a questo paese» è Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda. «Questo è il momento di unire tutte le forze - ha aggiunto Rocca - quanto al governo, sta facendo uno sforzo abbastanza straordinario, è il momento di calare a terra tutti i progetti». Sulla divisione di ruolo tra Stato e imprese si è soffermato anche il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi: «Il discorso di Squinzi è stato in linea con l’obiettivo delle imprese di tornare a produrre, sulla divisione dei ruoli è stato chiaro, il primo fa le regole, il secondo la produzione». La riflessione sull’ Europa è pia ciutain modo particolare a Luisa Todini, presidente di Poste: «Una relazione bella e profonda, mi è piaciuto anche il passaggio sulla determina- zione del governo e sul mettere l’imprenditorialità al centro dell’attività». Elio Catania, presidente di Assinform, l’ha trovata una relazione molto buona: «finalmente ci si è concentrati sull’impresa, sulla produzione e sull’esigenza di innovazione che c’è nel paese». Positivo il commento del presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini: «Ho molto apprezzato il messaggio di fiducia di Squinzi sul ruolo delle imprese per rilanciare l’economia e il lavoro ed è davvero importante il bilanciochehapresentatoaisuoiassociatiinfattodiriformeavviate,il jobs act, il decreto Poletti, Irap e oneri sociali ridotti, oltre alla moratoria sui debiti bancari. È la provadi un’ attenz ione importante da parte di un governo che sta provando a rimuovere gli ostacoli».
Traibanchieri, il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gianmaria Gros Pietro, ha apprezzano il passaggio del discorso sull’importanza della moratoria dei crediti alle imprese: «È la misura concreta di quanto il sistema bancario sta facendo per il paese. Concordo che dobbiamo puntare sulla 15-20mila imprese cheesportano: dobbiamo aumentare il rating a queste aziende». Anche ad Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, è piaciuto il riferimento esplicito di Squinzi alla moratoria: «Di più era difficile sperare di sentire».
Anche tra i politici le parole del presidente di Confindustria hanno trovato apprezzamento: i ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, Maurizio Martina e Gianluca Galletti, sono rimasti soddisfatti per il riconoscimento colto nella parole di Squinzi sull’operato del governo, risultato, ha sottolineato Galletti, «di un lavoro di squadra tra governo, imprenditori e lavoratori». Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, Squinzi ha «rappresentato bene la realtà di un paese che ha attraversato una lunga crisi». Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha apprezzato la scelta di Confindustria di tenere l’assemblea all’Expo, «un evento chepuò portare risultati concreti per l’economia italiana». Dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, è arrivato un esplicito ringraziamento a Squinzi e a Confindustria per aver scelto l’Expo, sottolineando i risultati positivi che possono arrivare dalla collaborazione tra pubblico e privato.
L’INDUSTRIA AL CENTRO Marcegaglia (Eni): c’è stato molto orgoglio da parte di Squinzi per quanto di buono è stato fatto dalle imprese italiane