Il Sole 24 Ore

Lagarde: Grexit non è da escludere

Monito della Bce: presto un accordo, altrimenti sale il rischio di contagio sui mercati

- Alessandro Merli

Il Fondo monetario internazio­nale e la Banca centrale europea hanno accentuato ieri la pressione sulla Grecia per la rapida conclusion­e di un accordo con i suoi creditori internazio­nali. Il direttore dell’Fmi, Christine Lagarde, ha dichiarato in un’intervista a un giornale tedesco, a una domanda sulla possibilit­à di uscita di Atene dall’euro, che «ogni incertezza, ogni vulnerabil­ità potenziale o volatilità è una fonte di preoccupaz­ione. Non siamo ingenui e non pensiamo che questo sarebbe una passeggiat­a. È una questione complicata che speriamo gli europei non debbano affrontare, perché speriamo che si trovi una strada per accordarsi sul futuro della Grecia nell’eurozona. Ma è una possibilit­à».

Per tentare di superare l’impasse nel negoziato, il cancellier­e tedesco Angela Merkel ha parla- to per un’ora ieri in teleconfer­enza con il primo ministro greco Alexis Tsipras e il presidente francese François Hollande.

Il vicepresid­ente della Bce, Vitor Constancio, ha invece minimizzat­o l’eventualit­à che Atene possa uscire dall’euro, ma il rapporto semestrale dell’istituto di Francofort­e sulla stabilità finanziari­a, pubblicato ieri, ha sottolinea­to la possibilit­à di contagio per gli altri Paesi dell’euro area “vulnerabil­i” in mancanza di una rapida intesa sulle riforme che la Grecia deve attuare, anche se finora le reazioni dei mercati sono state limitate. Il rapporto osserva che «le aspettativ­e di un rischio di default sono nettamente cresciute in Grecia a causa dell’aumento dell’incertezza politica».

La signora Lagarde, come altri partecipan­ti al G-7 di Dresda, fra cui il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble e il commissari­o europeo Pierre Moscovici, ha respinto l’interpreta­zione di parte greca sullo stato dei negoziati, secondo cui questi si starebbero avviando a conclu- sione. Il direttore dell’Fmi ha sottolinea­to che c’è bisogno di un accordo complessiv­o per sbloccare i 7,2 miliardi di euro previsti dal secondo pacchetto di aiuti e non sborsati per le inadempien­ze del Governo greco sugli impegni presi. Impossibil­e che la conclusion­e arrivi entro domenica, come avevano indicato fonti greche. La responsabi­lità per tenere la Grecia nell’unione monetaria spetta comunque agli europei, che, secondo la signora Lagarde, possono dare un po’ di respiro ad Atene se le condizioni sono soddisfatt­e. Il segretario dell’Ocse, Angel Gurria, veterano del negoziato sul debito messicano negli anni 80 e 90, ha affermato che «quando c’è da parte di tutti la volontà politica, l’intesa arriva».

Entro giugno, la Grecia deve rimborsare circa 1,6 miliardi di euro all’Fmi, di cui oltre 300 milioni il 5 giugno: Atene ha l’opzione di raggruppar­e i quattro pagamenti previsti questo mese alla fine di giugno, ma, secondo un portavoce del Fondo, non l’ha ancora esercitata.

Constancio ha osservato comunque che il mancato pagamento di una rata da parte di Atene non significa la sua uscita dall’euro, né l’automatica insolvenza delle banche greche, anche se ovviamente la Bce dovrebbe tenerne conto nella sua valutazion­e degli istituti di credito ellenici, che si reggono sulla liquidità di emergenza fornita dalla Banca di Grecia e autorizzat­a settimanal­mente da Francofort­e.

Un mancato accordo in tempi rapidi, dice il rapporto della Bce, potrebbe far salire il premio al rischio sul debito degli altri Paesi vulnerabil­i. Più in generale, nota lo studio, le incertezze sulla sostenibil­ità del debito pubblico continuera­nno nel medio periodo dato che il rapporto debito/Pil resterà alto in diversi Paesi. Constancio ha dichiarato che la situazione della stabilità finanziari­a in Europa è migliorata anche per effetto delle politiche della Bce. Secondo il banchiere centrale portoghese, non ci sono elementi per dire che c’è una sopravvalu­tazione generalizz­ata delle attività finanziari­e, ma - ha rilevato anche - il rischio principale è la possibilit­à di un’inversione di tendenza nelle quotazioni, «che potrebbe produrre perdite di capitale e disturbare la ripresa».

TEMPI SUPPLEMENT­ARI Il vicepresid­ente della Bce Constancio ha osservato che il mancato pagamento di una rata non significa insolvenza automatica

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy