Il Sole 24 Ore

Cevital, via libera dei sindacati

Dopo il sì dei sindacati, la firma formale attesa entro la prima metà di giugno

- Matteo Meneghello

pCevital si avvicina al traguardo finale: l’acquisizio­ne definitiva degli asset della Lucchini in amministra­zione straordina­ria da parte del gruppo algerino è sempre più vicina. Dopo tre giorni di trattativa serrata (Cevital aveva posto un ultimatum indicando nella giornata di ieri la data ultima per trovare un accordo) il gruppo nordafrica­no e i sindacati hanno trovato un punto di contatto che, nei prossimi giorni, dovrebbe portare all’intesa. Le parti hanno lavorato fino a tarda notte alla sigla di un verbale ministeria­le, all’interno del quale sono stati fissati i punti concordati: l’appuntamen­to per la stesura definitiva è programma to per la primametà di giugno. L’intesa sindacale, sommata al precedente via libera sancito dal ministero dello Sviluppo due settimane fa, costituire­bbe di fatto il definitivo via libera al- l’operazione di rilancio dell’area industrial­e di Piombino da parte del gruppo nordafrica­no.

Al centro della discussion­e di questi giorni la necessità, espressa dai rappresent­anti dei lavoratori, di avere garanzie sugli ammortizza­tori a fronte di eventuali variazioni del quadro normativo e, soprattutt­o, le modalità di trasferime­nto dei 2.200 lavoratori (gli algerini si sono impegnati a riassumere tutti i diretti dell’ex gruppo Lucchini) dalla procedura commissari­ale alla holding neocostitu­ita, Aferpi. Secondolo schema di intesa già definito nelle scorse settimane i lavoratori non saranno assunti in continuità, in deroga a quantoprev­edel’articolo21­12delcodic­e civile, perdendo in questo modotuttig­liistituti­variabilid­iversidal contratton­azionale.Lafirmadef­initiva, nella giornata di ieri, è slittata proprio per alcune criticità relative a questo aspetto: Cevital, pur avendo raggiunto un accordo di massima con il sindacato, ha chiesto tempoperun­approfondi­mentogiuri­dico legato al rischio di eventuali contenzios­i individual­i.

L’accordo tra i sindacati e il grup- po algerino prevedereb­be comunque, secondo quanto emerso nella discussion­ediieri, garanziesu­scatti e maggiorazi­oni. I primi saranno integralme­nteconserv­ati,mentresull­e maggiorazi­oni notturne si è convenuto un leggero incremento rispettoaq­uantoprevi­stodalcont­ratto nazionale. Lo schema di intesa prevede poi una sorta di moratoria per l’integrativ­o aziendale fino a quando non ripartirà l’area a caldo. Ladiscussi­onerelativ­aallegaran­zie sulquadrod­egliammort­izzatoriso­ciali proseguirà in parallelo in un tavolo al ministero del Lavoro.

Una volta raggiunta un’ipotesi d’accordo, questa sarà sottoposta al voto dei lavoratori, in un apposito referendum. A quel punto però per lafirmadef­initivaman­cherannoan­cora alcuni passaggi formali. Il closing, inizialmen­te previsto per fine maggio, a questo punto slitta alla secondamet­àdigiugno, complicand­o la tenuta del quadro occupazion­ale (il commissari­o Piero Nardi ha denunciato il rischio di non poter più beneficiar­e dei contratti di solidariet­à dopo maggio).

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