Cevital, via libera dei sindacati
Dopo il sì dei sindacati, la firma formale attesa entro la prima metà di giugno
pCevital si avvicina al traguardo finale: l’acquisizione definitiva degli asset della Lucchini in amministrazione straordinaria da parte del gruppo algerino è sempre più vicina. Dopo tre giorni di trattativa serrata (Cevital aveva posto un ultimatum indicando nella giornata di ieri la data ultima per trovare un accordo) il gruppo nordafricano e i sindacati hanno trovato un punto di contatto che, nei prossimi giorni, dovrebbe portare all’intesa. Le parti hanno lavorato fino a tarda notte alla sigla di un verbale ministeriale, all’interno del quale sono stati fissati i punti concordati: l’appuntamento per la stesura definitiva è programma to per la primametà di giugno. L’intesa sindacale, sommata al precedente via libera sancito dal ministero dello Sviluppo due settimane fa, costituirebbe di fatto il definitivo via libera al- l’operazione di rilancio dell’area industriale di Piombino da parte del gruppo nordafricano.
Al centro della discussione di questi giorni la necessità, espressa dai rappresentanti dei lavoratori, di avere garanzie sugli ammortizzatori a fronte di eventuali variazioni del quadro normativo e, soprattutto, le modalità di trasferimento dei 2.200 lavoratori (gli algerini si sono impegnati a riassumere tutti i diretti dell’ex gruppo Lucchini) dalla procedura commissariale alla holding neocostituita, Aferpi. Secondolo schema di intesa già definito nelle scorse settimane i lavoratori non saranno assunti in continuità, in deroga a quantoprevedel’articolo2112delcodice civile, perdendo in questo modotuttigliistitutivariabilidiversidal contrattonazionale.Lafirmadefinitiva, nella giornata di ieri, è slittata proprio per alcune criticità relative a questo aspetto: Cevital, pur avendo raggiunto un accordo di massima con il sindacato, ha chiesto tempoperunapprofondimentogiuridico legato al rischio di eventuali contenziosi individuali.
L’accordo tra i sindacati e il grup- po algerino prevederebbe comunque, secondo quanto emerso nella discussionediieri, garanziesuscatti e maggiorazioni. I primi saranno integralmenteconservati,mentresulle maggiorazioni notturne si è convenuto un leggero incremento rispettoaquantoprevistodalcontratto nazionale. Lo schema di intesa prevede poi una sorta di moratoria per l’integrativo aziendale fino a quando non ripartirà l’area a caldo. Ladiscussionerelativaallegaranzie sulquadrodegliammortizzatorisociali proseguirà in parallelo in un tavolo al ministero del Lavoro.
Una volta raggiunta un’ipotesi d’accordo, questa sarà sottoposta al voto dei lavoratori, in un apposito referendum. A quel punto però per lafirmadefinitivamancherannoancora alcuni passaggi formali. Il closing, inizialmente previsto per fine maggio, a questo punto slitta alla secondametàdigiugno, complicando la tenuta del quadro occupazionale (il commissario Piero Nardi ha denunciato il rischio di non poter più beneficiare dei contratti di solidarietà dopo maggio).