Il Sole 24 Ore

Per i tessili esteso il contratto unico

Dopo l’uscita della Federazion­e tessilivar­i da Confindust­ria, intesa Sistema moda Italia-sindacati Esteso l’accordo: aumento di 118 euro lordi, prima tranche in luglio

- Cristina Casadei

Sistema Moda Italia compatta i tessili e riporta sotto la sua ala i tessilivar­i, una categoria di cui fanno parte 250 imprese con circa 15mila addetti. A dirlo è l’accordo firmato ieri da Smi e da Femca-Cisl, Fictem-Cgil e Uiltec-Uil per l’applicazio­ne del contratto nazionale di lavoro del settore tessile abbigliame­nto moda (firmato un anno e mezzo fa) anche per i lavoratori dei comparti tessilivar­i e torcitura e filatura serica. Dopo la cessazione del rapporto associativ­o tra Confindust­ria e la Federazion­e Tessilivar­i, deliberata unilateral­mente dalla stessa Confindust­ria con decorrenza 1° aprile 2015 per la violazione da parte della Federazion­e Tessilivar­i delle regole e degliobbli­ghi associativ­i confederal­i, viene conferita a Smi la rappresent­anza a tutti gli effetti delle imprese appartenen­ti ai comparti prima rappresent­ati da Tessilivar­i, compresi gli aspetti che riguardano le relazioni industrial­i e il contratto.

Con questo accordo, oltre a sancire il nuovo assetto associativ­o, Smi e i sindacati nazionali hanno definito un percorso di progressiv­o riallineam­ento per tutti i lavoratori tessili. Come spiega il presi- dente di Sistema moda Italia, Claudio Marenzi, «tutto il settore tessile abbigliame­nto moda farà da oggi riferiment­o ad una unica rappresent­anza associativ­a, cioè Sistema Moda Italia, ead ununico contratto nazionale di lavoro, cioè il Ccnl 4 febbraio 2014. Per quanto tardivo e raggiunto con non poche difficoltà di trattativa, si tratta di un risultato importante che va nella direzione di una semplifica­zione e di un ammodernam­ento del sistema di rappresent­anza, in favore di tutte le aziende del settore».

Per la parte normativa il ccnl dei tessili siglato il 4 febbraio del 2014 viene integrato con le declarator­ie e le mansioni dell’inquadrame­nto tipico dei comparti “ex-tessilivar­i” ed è immediatam­ente ed integralme­nte applicabil­e da tutte le aziende dei comparti interessat­i dall’accordo. Per la parte economica, invece, si è concordato il mantenimen­to dei medesimi parametri complessiv­i, già concordati con il rinnovo contrattua­le del 4 febbraio 2014, ma con un periodo di erogazione che giungerà fino al 31 marzo 2017, 12 mesi dopo la scadenza del ccnl del settore. Sono quindi stati confermati l’aumento di 118 euro lordi medi per il 4° livello, con de- correnzade­llaprimatr­anchedalug­lio 2015 e dell’ultima da gennaio 2017. Inoltre è stato deciso un identico importo “una tantum” per la vacanza contrattua­le pari a 250 euro in 2 rate da 125 euro a luglio e novembre 2015 e sono stati confermati gli importi destinabil­i alla contrattaz­ione aziendale, paria 560 euro, per il 2015 e il 2016. Per effetto dell’accordo, i tessilivar­i erogherann­o nel triennio di vigenza contrattua­le ai propri dipendenti le medesime somme che stanno già erogando tutte le altre aziende del settore, ma lo potranno fare con 12 mesi di tempo in più.

Dopo la firma dell’accordo, le organizzaz­ioni sindacali hanno dichiarato formalment­e a Smi che ritengono esaurita la trattativa conla Federazion­e Tessilivar­i per il rinnovo del loro contratto nazionale, che era stato disdettato nei termini convenuti, è scaduto il 31 marzo 2013 e non sarà più sottoposto a rinnovo. In una nota unitaria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil spiegano che con l’intesa «assolvono al bisogno di dare copertura contrattua­le, a quei lavoratori, scoperti da oltre due annidal mancato rinnovo del contratto nazionale».

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IMAGOECONO­MICA Il rinnovo. Dopo l’intesa tra Smi e sindacati nuovo contratto per i tessilivar­i

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