Il Sole 24 Ore

L’Ismett spinge il Pil siciliano

-

Un impatto sull’economia dell’isola che ha creato quasi 1800 posti di lavoro, 3,1 milioni di euro di tasse versate in Sicilia e 19,6 al governo centrale, con una ricchezza generata pari a 132,5 milioni di euro su base annua. È un caso virtuoso di collaboraz­ione tra pubblico e privato, in una nuova logica di welfare che non si basa più solo sulle risorse pubbliche, a vangaggio dei cittadini e dello sviluppo. Si tratta della collaboraz­ione tra l’Istituto Mediterran­eo per i Trapianti e terapia ad Alta Specializz­azione (Ismett) di Palermo, primo ospedale in Italia progettato solo per le attività di trapianti e cura degli organi vitali, posseduto al 55% dalla Regione siciliana e per il 45% dall’University of Pittsburgh Medical Center. L’Upmc, che è uno dei sistemi sanitari no profit più importanti degli Usa, insieme alla Facoltà di medicina di Pittsburg, investono 780 milioni di dollari annui sulla ricerca, e ciò permette a Ismett di accedere alle scoperte più all’avanguardi­a. Ad analizzare i risultati di Ismett è il Battelle Memorial Institut, e i dati sono stati presentati ieri da Simon Tripp, direttore delle partnershi­p tecnologic­he. Lo studio ha messo in evidenza che ogni euro speso su Ismett, che è nato nel 1999, ha un impatto doppio, cioè 2 euro, sulla crescita del pil della Regione. Non solo: secondo Battelle nel 2013 la Regione avrebbe dovuto spendere oltre 54,9 milioni di euro di cure mediche a pazienti siciliani che si sarebbero dovuti curare fuori dall’isola se Ismett non fosse stato operativo. E a ciò si aggiunge anche il beneficio in termini di formazione avanzata nelle scienze biomedical­i e sanitarie.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy