L’Ilva conferma la volontà di patteggiare
L’Ilva conferma la volontà di patteggiare al processo di Taranto per disastro ambientale ma deve attendere il via libera del Mise alla proposta di patteggiamento essendo l’azienda in amministrazione straordinaria. Per questo ieri il processo preliminare davanti al gup Wilma Gilli è stato aggiornato all’1 luglio. Cardini della propo- sta Ilva, su cui è aperto un confronto con la Procura di Taranto, sono una multa di 2 milioni di euro, l’interdizione per otto mesi che però prevederebbe l’assunzione, da parte dei commissari, del ruolo di commissari giudiziali al fine di non bloccare l’operatività dell’azienda, ed una confisca di 2 miliardi di euro come profitto del reato. Confisca che l’Ilva ha chiesto che sia fatta verso i beni di Riva Fire in quanto «responsabile» di tutta la vicenda. Per l’Ilva i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio in base alla legge sulla responsabilità delle imprese.