Boom di visitatori nei siti storici
pBoom di visitatori nelle cantine storiche siciliane: l’enoturismo negli ultimi cinque anni sull’isola è cresciuto del 40%, sino ad attestarsi a quota 600mila presenze. I dati, frutto di un’elaborazione di Movimento Turismo del Vino Sicilia, restituiscono alla perfezione il momento di grande vivacità che il settore sta attraversando, grazie a un mix di tradizione, offerta innovativa e marketing.
«Prima – spiega Elio Savoca, titolare del Gigliotto e presidente di Mtv Sicilia - eravamo bravi a fare il vino, adesso stiamo diventando bravi anche a valorizzarlo, a far capire che il nostro è un prodotto di alta qualità, a venderlo e a costruirci intorno un’offerta di ricettività e ristorazione». Su 60 aziende siciliane associate a Mtv, 25 hanno aderito alla manifestazione “Cantine Aperte”. «Chi lo fa – prosegue Savoca – ha perlopiù spazi da dedicare all’ospitalità». Quanto alle produzioni, Nero d’Avola, Etna, Cerasuolo e Marsala offrono una grande fascinazione. Accanto a storici marchi siciliani come Barone La Lumia, Corvo e Cantine Nicosia, si registrano sempre di più esperienze di gruppi del Nord che investono sull’isola: tra i pionieri Zonin con il feudo Principi di Butera e Panerai con i Feudi di Pisciotto e Gurra di Mare; in tempi più recenti Marzotto con Baglio di Pianetto. «Produrre qui – spiega Savoca – significa sposare un microclima unico nel Mediterraneo. Inoltre beneficiamo di enormi spazi, prezzi per ettaro più vantaggiosi che nel resto d’Italia e possibilità di accesso ai fondi europei».