A Roma è ancora caccia a due nomadi «Ruspe sui campi», polemica su Salvini
Continua la caccia all’uomo a Roma per trovare chi giovedì sera era a bordo dell’auto che ha seminato terrore e morte su via Battistini, nell’area occidentale della Capitale, fuggendo dopo l’alt della polizia. Le forze dell’ordine sono sulle tracce di un minorenne e di un’altra persona. Con loro, sulla Lancia Lybra ( foto) che ha ucciso una filippina di 44 anni e ferito altre otto persone (tutte fuori pericolo), c’era anche una 17enne, arrestata con l’accusa di concorso in omicidio volontario, lesioni gravissime e omissione di soccorso. Uno dei due fuggitivi sarebbe proprio il marito, Anhony H., appena 17enne, con cui ha un figlio di 10 mesi. I familiari del ragazzo hanno chiesto perdono alle vittime. In un video comparso su lastampa.it, un rom che si presenta come padre del minorenne ricercato, racconta però di essere stato lui a provocare l’incidente («Ero io al volante della Lancia Lybra ed ero ubriaco») e nega che a bordo ci fosse anche il figlio. Una versione che non convince gli investigatori. Intanto la tragedia ha fatto esplodere nel quartiere odio e polemiche di stampo razzista, con il leader della Lega Nord, Matteo Salvini che ha promesso di «radere al suolo i maledetti campi rom», conquistando consensi anche nel mondo dello spettacolo con Adriano Celentano che ammette di «star pensando a Salvini». Da Philadelphia - dove è in viaggio per ricevere una laurea honoris causa - il sindaco di Roma Ignazio Marino replica duramente lanciando un appello alla città ad “evitare le trappole”. «Qualcuno sta cercando di trasformare questa tragedia - ancora più terribile se, come sembra, a commettere l’omicidio sono stati dei minorenni - in una speculazione politica».