Carige: a Malacalza due consiglieri, scende la Fondazione
Cooptati Anselmi, Macciò, Provaggi
p Il cda di Carige ha cooptato i consiglieri che fanno capo al gruppo Malacalza e alla Fondazione Carige. Lorenzo Cuocolo, Giuseppe Zampini e Luca Bonsignore sono stati sostituiti dal banchiere Beniamino Anselmi, dal commercialista Giampaolo Provaggi, in quota Fondazione, e da Marco Macciò.
pInizia l’era Malacalza in Carige. Ieri il cda della banca genovese, presieduto da Cesare Castelbarco Albani, ha cooptato i consiglieri che fanno capo al nuovo azionista dell’istituto e alla Fondazione Carige. La quale ha stretto con Malacalza Investimenti un patto sulla governance della banca, suggellato dal passaggio alla società del 10,5% delle azioni Carige detenute dall’ente. Malacalza ha poi acquisito un altro 4,6% dell’istituto di credito dai francesi di Bpce, portando così, dopo aggiustamenti tecnici, la sua quota di controllo al 14,93%.
Ieri i consiglieri di Carige Lorenzo Cuocolo e Giuseppe Zampini (quest’ultimo presidente di Confindustria Genova, nonché ad di Ansaldo Energia), nominati nel settembre 2013 dalla fondazione, hanno dato le dimissioni, insieme a Luca Bonsignore, che era stato indicato dall’allora vigente patto degli azionisti priva- ti. A Cuocolo resta l’incarico di vicepresidente di Carige Italia.
Al posto dei dimissionari sono entrati, per cooptazione, il banchiere piacentino Beniamino Anselmi, vicino a Vittorio Malacalza, il commercialista Giampaolo Provaggi, in quota Fondazione Carige, e Marco Macciò, già membro del cda del Banco di San Giorgio Ubi (fino alla fusione nella Banca regionale europea). Macciò rappresenta gli ex pattisti privati, che oggi detengono un complessivo 6% di Carige e di cui fanno parte, tra gli altri, Coop Liguria e le fondazioni Cr Carrara, Cr Lucca e De Mari (Savona).
Il cda , spiega una nota, «ha verificato in capo ai neonominati consiglieri di amministrazione, la sussistenza dei requisiti prescritti per la carica e in particolare del requisito di indipendenza». Carige si prepara ad avviare un aumento di capitale da 850 milioni nella prima decade di giugno.