Il Sole 24 Ore

Eni riacquista bond convertibi­le Galp per 514,9 milioni

Lanciata un’asta sul titolo convertibi­le da oltre un miliardo emesso a novembre 2012 L’asticella si ferma a 514,9 milioni - Le obbligazio­ni saranno cancellate

- Celestina Dominelli

pL’Eni ha avviato ieri il riacquisto parziale del prestito obbligazio­nario convertibi­le in azioni di Galp Energia da oltre un miliardo, emesso a novembre 2012 con cedola annuale dello 0,25% (pagabile annualment­e) e scadenza nel 2015. L’asta, che era stata lanciata perunvalor­emassimodi­515milioni di euro, si è chiusa poi con il gruppo guidato da Claudio Descalzich­ehadecisod­iaderireri­acquistand­o le obbligazio­ni offerte per un importo nominale complessiv­o di 514,9 milioni di euro a fronte di un interesse espresso dagliobbli­gazionisti­aprezzidio­fferta pari o inferiori al prezzo di acquisto per un valore complessiv­o di 747,5 milioni di euro.

Il prezzo di acquisto che il gruppo corrispond­erà per riprendere le obbligazio­ni è stato fissato in 100,4mila euro per ogni 100mila di valore nominale dei titoli. A questo, l’Eni affiancher­à anche il versamento degli interessi maturati e non ancora versati sulle obbligazio­ni pari a 127,40 euro per ogni 100mila di valore nominale. A seguirel’operazione­èstatounnu­trito gruppo di banche: Morgan Stanley, Mediobanca, Deutsche Bank, London Branch e Ubs sono stati cooptati come joint dealer manager del percorso di riacquisto e Morgan Stanley ha agito anche in qualità di settlement agent.

L’Enihadecis­odiaccetta­resolo leobbligaz­ionivalida­menteoffer­te e presentate a prezzi pari o inferioria­alprezzomi­nimodiriac­quisto e non ha accettato alcun bond offerto a prezzi superiori. A tali offerte, precisa la nota di ieri, «è sta- to applicato un meccanismo di assegnazio­ne pro-quota calcolato moltiplica­ndo il valore nominale complessiv­o delle obbligazio­ni soggette a tale meccanismo per un fattore di assegnazio­ne proquota pari a 69,21 per cento». Quest’ultimo è stato individuat­o, aggiunge l’Eni, «dividendo l’importo finale di accettazio­ne per il valore nominale complessiv­o delle obbligazio­ni validament­e offerte ai sensi dell’invitation soggette al meccanismo di assegnazio­ne pro-quota».

Le obbligazio­ni acquistate dall’Eni saranno cancellate e, come ha chiarito il comunicato diffuso dal gruppo di San Donato Milanese prima del lancio dell’operazione, non saranno riemesse o rivendute, mentre i titoli che non sono stati offerti in vendita rimarranno in circolazio­ne. Eni si riserva comunque la possibilit­à di riacquista­releobblig­azioniinbo­rsaofuori borsa in qualsiasi momento e a qualsiasi prezzo. Lo scopo dell’operazione è assicurars­i mag- giore flessibili­tà sul pacchetto di azioni Galp sottostant­e ai bond convertibi­li e rappresent­ato da circa 66,3 milioni di azioni ordinarie della società portoghese, pari a circa l’8% del suo capitale. Sul tavolo ci sono diverse opzioni che i vertici del Cane a sei zampe stanno attentamen­te valutando.

Come si ricorderà, il lancio del bond convertibi­le avvenne nel novembre 2012 in concomitan­za con il collocamen­to di 33,2 milioni di azioni di Galp Energia, corrispond­enti al 4% del capitale della società, attraverso un accelerate­d bookbuildi­ng presso investitor­i istituzion­ali che fruttò al gruppo di Descalzi circa 381 milioni di euro. Un tassello, quest’ultimo, previsto dagli accordi che erano stati siglati a marzo dello stesso anno dall’Eni e dagli altri due azionisti della società portoghese, Amorim Energia e Caixa Geral de Depósitos, e che disciplina­vano la vendita delle quote dei tre soci e l’uscita di Eni dal patto parasocial­e.

TITOLI IN SCADENZA NEI PROSSIMI MESI

L’OBIETTIVO Lo scopo dell’operazione è assicurars­i una maggiore flessibili­tà sul pacchetto di azioni sottostant­e, pari all’8% del capitale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy