In attesa della bad bank Lone Star si compra Caf
Il dibattito quotidiano sulle misure per attivare un mercato secondario dei non performing loans per il momento ha avuto l’effetto di stoppare anche le poche operazioni in rampa di lancio. Ma gli operatori ci credono: la montagna dei 350 miliardi di crediti deteriorati esiste, e - con o senza bad bank - prima o poi andrà gestita. È così che i principali operatori si stanno posizionando: dopo Fortress, che con Prelios nei mesi scorsi ha acquistato Uccmb da UniCredit, ora tocca a Lone Star. Il private equity, che in Irlanda negli ultimi anni ha investito (con soddisfazione) più di 10 miliardi, ha deciso di acquistare Centro attività finanziarie, service indipendente con 10 anni di storia alle spalle. Gli americani hanno conosciuto Caf nei mesi scorsi, quando si sono avvalsi della sua collaborazione per l’acquisto di un portafoglio di crediti targati Tercas: l’asse ha funzionato e ora è scattata l’acquisizione della società con sedi a Roma e Milano. Poi si vedrà: se il mercato decollerà, Lone Star valuterà l’acquisto di alcuni grandi portafogli (per poi assegnare la gestione a Caf, che comunque non opererà in esclusiva), diversamente si limiterà all’attività di servicing. Sempre attraverso la nuova controllata. (Ma.Fe.)