Il Sole 24 Ore

I documenti segreti delle Casse

- di Vitaliano D’Angerio v.dangerio@ilsole24or­e.com

Terzo anno di monitoragg­io Covip sugli investimen­ti delle casse previdenzi­ali dei profession­isti. L’avvio della raccolta informazio­ni è partita il 30 aprile con un avviso sul sito web dell’authority della previdenza. I dati dovranno essere forniti entro il 5 giugno e consentira­nno alla Covip di fornire ai ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) un quadro chiaro e omogeneo degli investimen­ti effettuati dalle 20 casse di previdenza che gestiscono un patrimonio complessiv­o di 60 miliardi di euro.

Peccato che le informazio­ni non siano accessibil­i, ad oggi, agli iscritti a questi enti (sono 1,4 milioni di profession­isti). Eppure sono contributi previdenzi­ali obbligator­i il cui utilizzo dovrebbe essere il più trasparent­e possibile. Invece si arriva al paradosso che i versamenti volontari ai fondi pensione integrativ­i sono pubblicati e diffusi ogni sei mesi mentre è dal 2012 che si attende di avere visibilità sul rapporto Covip relativo agli investimen­ti delle casse dei profession­isti. Sui siti dei singoli enti sono presenti i bilanci, ma il rapporto dell’authority, a quanto sappiamo, va molto più in profondità e fa emergere dati e informazio­ni sugli strumenti finanziari utilizzati.

Perché dunque non possono essere resi pubblici anche a distanza di tre anni? Quali segreti sono serbati nei documenti? Covip è tenuta a trasferire il dossier ogni anno ai ministeri vigilanti: tocca a loro darne pubblicità sui propri siti web. Dal ministero del Lavoro viene confermato che i dati in questione non sono ancora visibili sul web e che è stata avviata una verifica interna per accertare se vi siano ostacoli legali o di riservatez­za alla pubblicazi­one delle informazio­ni. A questo punto viene da chiedersi: ma quale riservatez­za può ostacolare la pubblicazi­one di documenti del 2012 e del 2013? Qui si tratta di contributi pensionist­ici e non di investimen­ti di una società fiduciaria. Speriamo che, al termine della verifica interna del ministero del Lavoro, vengano vengano messe in trasparenz­a tali informazio­ni. O almeno sia chiarita la causa della mancata visibilità.

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