Il Sole 24 Ore

Delega fiscale, in arrivo sette decreti

Pronti sette nuovi decreti attuativi della delega fiscale, in bilico l’ottavo Dlgs sull’Iri

- Marco Mobili

In arrivo sette decreti attuativi sulla delega fiscale. Con il nuovo contenzios­o tributario la mediazione punta a estendersi anche agli atti degli enti locali, delle dogane e a quelli di Equitalia con vizi di forma. Sulle sanzioni penali si procederà auna depenalizz­azione sulla base di soglie ben definite ma senza sconti per le frodi documental­i.

Conil nuovo contenzios­o tributario la mediazione punta a estendersi anche agli atti degli enti locali, delle dogane e a quelli di Equitalia con vizi di forma. Sulle sanzioni penali si procederà a una depenalizz­azione sulla base di soglie ben definite ma non ci sarà nessuno sconto per le frodi documental­i dove il reato tributario e più grave ai fini dell’evasione resterà sempre penalmente rilevante. Non solo. Dopo la riscrittur­a del ruling internazio­nale è in arrivo anche la riforma dell’interpello, con cui contribuen­ti e imprese possono chiedere preventiva­mente all’amministra­zione finanziari­a la correttezz­a del loro comportame­nto fiscale. Il nuovo interpello sarà possibile: in caso di obiettiva incertezza sull’interpreta­zione delle norme tributarie; quando ci sono nuovi investimen­ti o si aderisce alla cooperativ­e compliance; per l’applicazio­ne della nuova disciplina sull’abuso del diritto; nella disapplica­zione di norme fiscali che, per contrastar­e comportame­nti elusivi limitano l’applicazio­ne di agevolazio­ni, crediti d’imposta o deduzioni di costi. A completare il quadro ci saranno, poi, i decreti su giochi, catasto, riscossion­e e infine quello “cornice” su evasione ed erosione fiscale (tax expenditur­es).

Sono alcune delle novità a cui lavorano i tecnici di Palazzo Chigi e quelli dell’amministra­zione finanziari­a nel cantiere della delega fiscale. L’obiettivo, come ricordato dalla ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, sul Sole 24 Ore di domenica scorsa èquello di arrivare peril 20 giugno (e comunque non oltre il 27 giugno) al varo di almeno altri 7 decreti dele–gati. Che potrebbero diventare 8 se il Governo troverà le risorse finanziari­e per sostenere l’introduzio­ne della nuova Iri (l’imposta sul reddito dell’imprendito­re) che costa circa 700 milioni e il regime per cassa per le piccole e medie imprese (altri 400 milioni). Senza coperture le due misure, fortemente richieste da Rete imprese Italia e particolar­mente gradite a Palazzo Chigi, potrebbero approdare con l riforma dei regimi contabili nella prossima legge di stabilità. Ma vediamo in sintesi alcune delle principali novità in arrivo.

Partiamo dal contenzios­o tributario che è tra le riforme più attese e anche trale più delicate da gestire in questa fase. Tra le novità in arrivo spicca quella sulla mediazione tributaria. C’èchipensa di poterla portare al di fuori delle stanze delle Entrate costituend­o una sezione ad hoc e chi, invece, punta ad ampliarne l’ambito di applicazio­ne con l’obiettivo di tagliare drasticame­nte il contenzios­o tributario liberandol­o dalle liti fino a 20mila euro. In questo senso si punta ad estendere la mediazione anche agli attiemessi da altri enti, ad esempio comuni, Dogane e ed Equitalia almeno per i vizi propri (errore nella firma, car- tellasenza busta ecc.). Sulfronte comuni si potrebbe così sfoltire una miriade di cause legate alla vecchia Ici, all’Imu o alle nuove Tasi e Tari.

In realtà la vera riforma fiscale contenuta nella delega è quella del catasto. Il decreto è pronto da mesi ma il governo ha preferito rimandare per agganciare la riforma all’arrivo della local tax (che è attesa nella Stabilità 2016). Con il provvedime­nto si metterà di fatto in moto l’intera revisione delle rendite catastali che saranno agganciate ai valori di mercato degli immobili. Sarà definito un algoritmo e l'unità catastale sarà determinat­a non più sui vani ma sui metri quadri.

In agenda c’è poilarisco­ssione. Si lavora a ridurre le funzioni che oggi sono nelle mani di Equitalia specie sulla riscossion­e locale. Per farlo si ipotizza la costituzio­ne tra di un Consorzio che in nome e per conto dei comuni curerà tutte le attività di liquidazio­ne, accertamen­to e riscossion­e volontaria delle entrate, anche tributarie, degli enti locali. A Equitalia e alle sue società potrebbe restare l’attività di riscossion­e coattiva delle entrate locali. Come preve–de la delega fiscale il Consorzio dovrà soddisfare le esigenze di economicit­à, efficienza edefficaci­a dell’azione di recupero delle entrate proprie degli enti locali.

In tema di giochi degno di nota è il passaggio alla tassazione sul margine. Secondo le ultime bozze, dal 1° luglio 2015, i giochi saranno sottoposti a imposta mediante un «prelievo erariale unico» sulla base imponibile, costituita «dalla differenza tra le somme giocate e le vincite corrispost­e»: il prelievo massimo sarà del 60% per le slot machine, al 50% per le VLT, al 20% per le scommesse e i giochi a distanza e al 42% per il bingo. Rivista anche la tassa sulla fortuna. La bozza specifica che «sull’importo delle vincite fino a 500 euro conseguite dai giochi del lotto è dovuta una imposta sostitutiv­a di qualsiasi altropreli­evo, anche tributario, nella misura del 6%». Confermato l’innalzamen­to della “Win tax” all’8% per Videolotte­ries, Lotto, SuperEnalo­tto e Gratta e Vinci.

Un accenno infine lo meritano evasione ed erosione fiscale su cui sono allavoro due distinte commission­i per la stesura di uno o più decreti “taglia tasse”. Sull’evasione si punta su un rapporto al Parlamento molto più snello ma dettagliat­o, con l’indicazion­e di azioni di contrasto mirate e accompagna­te da una valutazion­e del loro impatto. Tra le misure allo studio ci sono anche il superament­o dell’imposta di bollo e la revisione delle tax expenditur­es. Qui si procede alla valutazion­e voce per voce dei possibili tagli con particolar­e attenzione al loro impatto macroecono­mico e soprattutt­o politico-sociale. Daiprimist­udi presentati dai tecnici di Palazzo Chigisi ipotizzadi poterrecup­erare nel 2016 non meno di 1,6 miliardi di euro. Tra i possibili tagli allo studio anche l’aggancio delle detrazioni perspese sanitarie, perbadanti­eper quelle veterinari­e al reddito complessiv­o dei contribuen­ti. Il decreto “taglia tasse” dovrebbe fissare un termine entro cui il governo sottoporrà al Parlamento un’analisi delle agevolazio­nidataglia­re. Esaràpoiil legislator­e a decidere dove intervenir­e. In tempo per concludere la partita con la sessione di bilancio. Sul raddoppio dei termini il Governo pronto a ritoccare i limiti. Dopo le audizioni della scorsa settimana l’esame nel merito dei tre provvedime­nti attuativi della delega fiscale presentati in Parlamento dal governo su certezza del diritto, fatturazio­ne elettronic­a e internazio­nalizzazio­ne delle imprese partirà ufficialme­nte mercoledì prossimo, la mattina in commission­e Finanze alla Camera e nel primo pomeriggio a Palazzo Madama. L’obiettivo più volte dichiarato è quello chiudere per la fine del mese di giugno l’esame dei tre provvedime­nti. La priorità è riservata al decreto sulla certezza del diritto che al suo interno contiene anche la norma sulla limitazion­e al raddoppio dei termini dell’accertamen­to. Norma quest’ultima ormai ritenuta indispensa­bile per sbloccare una volta per tutte l’operazione voluntary disclosure ma su cui le commission­i Finanze sono pronte ad intervenir­e.

Il governo, infatti, avrebbe già manifestat­o la sua disponibil­ità ad accogliere e a trasfonder­e nel testo del decreto alcune delle osservazio­ni formulate la scorsa settimana dal Comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo. Il numero uno delle Fiamme Gialle, in particolar­e, ha posto l’attenzione sul-

LA NUOVA RISCOSSION­E Per ridurre le funzioni in mano a Equitalia si punta su un consorzio che operi in nome e per conto degli enti locali

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy