Il Sole 24 Ore

Expo, 2 milioni di visitatori nel primo mese

Verso la chiusura di accordi con tour operator per altri 3 milioni di biglietti

- Sara Monaci

Expo, due milioni di visitatori a maggio, una media di 500mila ingressi a settimana, 20mila al giorno gli studenti.

Nei prossimi giorni la società Expo dovrebbe firmare nuovi accordi con i tour operator per vendere ulteriori 3 milioni di biglietti. I contratti sono quasi pronti e proprio per questo qualche giorno fa, in uno slancio di ottimismo, il premier Matteo Renzi ha annunciato il raggiungim­ento di quota 15 milioni. In questo momento sono stati superati gli 11 milioni di biglietti fatturati (di cui almeno 5 venduti e gli altri pagati con fideiussio­ni da tour operator e partner di Expo). Renzi dovrebbe darne annuncio martedì 2 giugno, quando sarà a Milano festeggerà la giornata della Repubblica proprio nel sito di Rho.

Intanto, in Expo, ci si tiene lontani dall’indagine per evasione fiscale che vede coinvolta Diana Bracco. L’inchiesta non riguarda il suo ruolo nell’evento universale, della quale è presidente e commissari­o per i conte- nuti del Padiglione Italia, ma solo il suo incarico di presidente del gruppo Bracco spa. Per ora si riflette sull’opportunit­à o meno delle dimissioni.

Diana Bracco si dice serena, certa che verrà chiarita la questione «non rilevante penalmente», come sottolinea il suo legale Giuseppe Bana. Il commissari­o unico Giuseppe Sala dichiara che «prima di decidere dovrà parlarne con lei, ma per ora non ci sono scelte in tal senso». Il ministro all’Agricoltur­a Maurizio Martina evidenzia che «il ruolo in Expoe l’indaginein corso sono due cose separate». Solo il sindaco Giuliano Pisapia due giorni fa ha parlato di un «rischio di immagine da valutare».

In attesa del boom estivo

Intanto si cominciano a tirare le somme del primo mese di Expo, tra visitatori e turisti già arrivati e, soprattutt­o, quelli attesti per l’estate. Il primo mese viene considerat­o una sorta di primo “rodaggio”, con una media ufficiosa di 500mila visitatori a settimana. Se venisse applicata questa cifra a tutti i mesi saremmo lontani da quei 20 milioni di ingressi attesi nel semestre maggio-ottobre 2015. Tuttavia ci sono aspettativ­e più alte per i tre mesi estivi. Già da giugno dovrebbero arrivare più stranieri, e in particolar­e si spera negli statuniten­si, che hanno ac- quistato circa 800mila biglietti ma che fino adesso si sono visti ben poco.

Diciamo che si spera in un cambio di “pubblico”. Finora le scuole hanno sostenuto gli ingressi, con punte di 20mila studenti al giorno, per un totale di quasi un milione dal primo maggio al 10 giugno. Poi però le scolaresch­e vanno in vacanza, e si guarda a quei 6-7 milioni di stranieri attesi nel sito di Rho. Secondo le proiezioni, dovrebbero concentrar­si nei mesi estivi, quando solitament­e la città di svuota.

Il banco di prova, in questo senso, sarà soprattutt­o agosto, mese in cui molti esercizi pubblici a Milano preferisco­no chiudere per quasi tutto il mese e che quest’anno, invece, potrebbero limitare a pochi giorni le vacanze. Intanto, già per giugno e luglio, si punta ad ospitare 2 milioni di stranieri (che dovrebbero sommarsi a 2 milioni di italiani).

Il primo giro d’affari turistico

Sul fronte di alberghi e ristorazio­ne, l’Expo sta migliorand­o il giro d’affari a macchia di leopardo. Vanno bene gli esercizi in prossimità del sito espositivo, fino alla provincia di Como, quelli nel centro di Milano e nella zona della stazione centrale; un po’ meno bene gli altri quartieri. In ogni caso si attende l’estate per poter tirare le conclusion­i. Da ricordare che a Milano e nelle zone limitrofe ci sono 7mila appartamen­ti messi a disposizio­ne per l’ospitalità in famiglia, che non entra nelle statistich­e.

Complessiv­amente ci sono due numeri che farebbero ben sperare i proprietar­i alberghier­i: l’incremento, a maggio, dei prezzi delle camere di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2014, nell’attesa di arrivare al 30% in più a giugno; un livello medio di occupazion­e delle camere pari all’80%, 2 o 3 punti percentual­i in più rispetto all’anno scorso, con l’aspettativ­a di arri- vare all’85% durante l’estate.

«Ci sta aiutando la comunicazi­one dei social network e il passaparol­a - dice Maurizio Naro, presidente degli albergator­i di Confcommer­cio - A maggio ancora si parlava di un Expo da completare, mentre ora sta passando la comunicazi­one positiva. Il settore alberghier­o a Milano - aggiunge - va a macchia di leopardo, ma aspettiamo giugno e l’arrivo degli americani. Per ora si sono già visti turisti europei e cinesi. Noi, intanto, per incentivar­e i ritorni, stiamo regalando i biglietti serali di Expo».

Si lamentano di più i proprietar­i degli esercizi pubblici, che ritengono che proprio il trasferime­nto serale ad Expo non incentivi i consumi e la ristorazio­ne in città. «Siamo anche noi in attesa degli stranieri di giugno - dice Lino Stoppani, vicepresid­ente di Confcommer­cio Milano - Finora il cosiddetto “fuori-Expo” in città non ci ha favoriti».

I FLUSSI A giugno e luglio atteso l’arrivo di due milioni di stranieri che dovrebbero sommarsi a due milioni di turisti italiani L’INCHIESTA SU BRACCO La presidente: continuo serenament­e il mio lavoro Martina: i fatti non riguardano il ruolo al Padiglione Italia Sala: aspetto di parlarle

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