Il Sole 24 Ore

I mercati guardano alla «prova riforme»

Sotto osservazio­ne lo spread Btp-Bund

- L. D.

Analisti e operatori guardano con interesse agli esiti delle elezioni regionali italiane. E non solo perchè il test elettorale chiama al voto 23 milioni di potenziali elettori, poco meno della metà del bacino elettorale delle ultime elezioni europee.

A tenere in allerta sono soprattutt­o le eventuali onde d’urto che il voto locale può generare e trasferire al piano superiore, quello nazionale, mettendo così a repentagli­o gli equilibri politici fino ad oggi faticosame­nte costruiti. Con inevitabil­i conseguenz­e sull’andamento dello spread e dei listini. «Difficile prevedere gli impatti potenziali sui mercati - spiega uno dei principali gestori obbligazio­nari italiani - ma se il Pd registrass­e risultati molto più bassi delle aspettativ­e, allora ci sarebbe da mettere in conto un po’ di volatilità, soprattutt­o sui titoli di Stato».

La rete di protezione offerta dalla Bce, con gli acquisti di titoli governativ­i, è ben tesa e pronta ad assorbire gli impatti più violenti. Tuttavia un eventuale rafforzame­nto alle elezioni dei fronti anti-europeisti non potrebbe essere visto di buon occhio dagli operatori. Basta guardare alla Spagna e all’andamento recente dello spread tra i tassi iberici e tedeschi: la vittoria di domenica scorsa di Podemos, il partito anti-austerity, è costata a Madrid il surriscald­amento del differenzi­ale di quasi 20 punti base nel giro di una settimana. In qualche seduta si è azzerato il vantaggio - frutto di migliori fondamenta­li economici, come un balzo del Pil dello 0,9% nel primo trimestre - su cui la Spagna poteva contare nei confronti dell’Italia.

Il timore latente tra gli operatori è che l’effetto Podemos possa replicarsi, con modalità differenti, anche in Italia. E che il processo riformista faticosame­nte avviato in Italia possa essere interrotto. «Qualora il risultato del Pd fosse mediocre - scrive in una nota Fabio Fois, analista di Barclays - i dissidenti del partito potrebbero decidere di adottare un approccio più radicale sulle riforme che ancora rimangono da fare».

Peraltro, se fino ad oggi due dei principali banchi di prova

GLI OPERATORI Per gli analisti di Barclays , in caso di risultato mediocre del Pd, «i dissidenti potrebbero adottare un approccio più radicale»

per il Governo - la riforma del mercato del lavoro e il nuovo sistema elettorale - sono stati superati, è anche vero che all’Esecutivo rimangono da scrivere diversi capitoli essenziali per il rilancio del Paese. «Molte riforme devono ancora essere sviluppate», continua Barclays. Tra queste c’è soprattutt­o «il migliorame­nto della contrattaz­ione salariale per riallinear­e rapidament­e la crescita nominale dei salari alla produttivi­tà». Ma all’appello mancano ancora tasselli fondamenta­li, come l’approvazio­ne della riforma del Senato, per superare il bicamerali­smo perfetto. O un intervento deciso a favore dalla riduzione della pressione fiscale. Temi cari al Governo. Ma soprattutt­o agli investitor­i.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy