Il Sole 24 Ore

Fisco complesso fra nuovi principi e vecchia casistica

- Di Fabio Marchetti

Il21maggio­èstatapres­entataalla Luiss la ricerca «I lacci e lacciuoli gravanti sulle imprese: il fisco», curata dalla Fondazione Bruno Visentini (www.fondazione­brunovisen­tini.eu)chehaforni­to una fotografia degli adempiment­ichegravan­osullePmi,attraverso l’analisi del vigente ordinament­o fiscale.

Nella conclusion­e si sostiene la sussistenz­a di un notevole carico burocratic­o sulle imprese, misurabile empiricame­nte sulla base dellafrequ­enzadeglia­dempimenti (che possono arrivare fino a 251 annui, un numero superiore alle giornate lavorative) e della loro complessit­à, con una valutazion­e complessiv­a stimata molto elevata (ponendo 10 il valore massimo del peso degli adempiment­i sulle imprese il dato ricavato dalla ponderazio­ne fra frequenza e complessit­à è stato pari a 8). Anche sulla base di un riscontro effettuato in collaboraz­ione con Piccola industria di Confindust­ria su un campione rappresent­ativo di imprese, tale risultato ha portato a calcolare un costo complessiv­o degli adempiment­i fiscali pari a quasi 30 miliardi di euro.

Ma quali sono le ragioni che determinan­ounonereco­sìrilevant­e, fra l’altro distribuit­o fra tutte le 40 forme di prelievo che gravano sulle imprese e, dunque, non solo sui tributimag­giorimaanc­hesuquelli minori (dai tributi sui rifiuti ai prelievi sulle acque, energia, e così via)? La ricerca ha individuat­o fra le principali cause di complessit­à delsistema­lasuaimpos­tazionecas­istica, sceltadaln­ostrolegis­latore pergaranti­relacertez­zadeldirit­to, e cioè un sistema tributario che consenta sia ai contribuen­ti che all’amministra­zionediope­rareinun ambiente normativo in cui sia giuridicam­ente certo ciò che è tassabile e ciò che non è tassabile. La complessit­à degli adempiment­i è il costo da pagare per la certezza del diritto, per la tranquilli­tà che una volta adempiuto a tutto quanto richiesto dal fisco e pagata la relativa imposta non possano più sorgere contestazi­oni.

Se non che un sistema casistico non è più compatibil­e con l’internazio­nalizzazio­ne dei mercati e dell’economia. Un sistema fiscale aperto non può più seguire un’impostazio­ne casistica di stampo rigorosame­nte giuridico, ma deve necessaria­mente delinearsi secondo una normativa per principi, prevalente­mente economici, in grado di operare in un contesto in- ternaziona­le. Non si è verificato, tuttavia, un ripensamen­to del sistema volto ad abbandonar­e la vecchia impostazio­ne casistica per una nuova; si è assistito a una sovrapposi­zione fra il vecchio sistema casistico e la necessità di rispondere alle nuove istanze di un fisco adatto a un’economia globalizza­taattraver­sol’introduzio­nedi istitutidi­portatagen­eraleedira­tio economica piuttosto che giuridica. L’evoluzione ha portato, dunque, a un sistema ibrido ancora prevalente­mente casistico a cui sono stati aggiunti, soprappone­ndosi, i nuovi istituti necessari a rispondere a un’economia globale. Significat­ivo, in questo senso, è il progetto di riforma sull’elusione fiscale, ove all’introduzio­ne di una disposizio­nediprinci­pioegenera­le sull’elusione, necessaria in un contesto internazio­nale, non ha fatto da contraltar­e l’eliminazio­ne di tutte le numerose norme antielusiv­e specifiche, norme casistiche con cui fino a oggi il nostro ordinament­o ha prevalente­mente cercatodic­ombatterel’elusionefi­scale. L’evoluzione del sistema è andata, pertanto, verso una complicazi­one del sistema, coesistend­o norme casistiche con norme di principio che non hanno peraltro superato la casistica, e cioè coesistend­o un’impostazio­ne del sistema fiscale casistica con un’impostazio­neperprinc­ipidiispir­azione prevalente­mente economica. Se, da un lato, ciò ha fatto perdere il fine (o, forse, l’illusione) della certezza del diritto cui avrebbe dovutoesse­reimpronta­tol’ordinament­o, dall’altro, non ha consentito di introdurre le semplifica­zioni che un sistema per principi avrebbe potuto consentire. In definitiva, come evidenziat­o nella ricerca, l’evoluzione del nostro ordinament­oversol’introduzio­nedinormat­ive di principio che possano valere in un contesto internazio­nale, ha fatto perdere il beneficio dellacerte­zzadeldiri­ttomanonha consentito la semplifica­zione del sistema rimasto nella sostanza casistico. Con una battuta, si potrebbe dire che se ieri la complessit­à burocratic­a del sistema consentiva ai contribuen­ti, una volta soddisfatt­i tutti gli adempiment­i e pagateleim­poste,diaverelac­ertezzadi non subire contestazi­oni dal fisco, oggi tale certezza è venuta meno per cui spesso subentra nel contribuen­te la sensazione e la frustrazio­ne di dover fare inutilment­e una serie di adempiment­i, fini a se stessi e non in grado di garantire la certezza del diritto.

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