Potenza della new economy
InformaziLe informazioni, la rete e le sue tecnologie avanzate sono le parole magiche che dovrebbero aprire la moderna caverna di Aladino: quella economy che infiamma le borse del mercato finanziario globale, e rende obsoleta la natura materiale delle merci, la loro fisicità, forse seppellirà la old economy tra i reperti del passato, liquidando in un solo colpo sia il modo di pensare, e il modo di fare che hanno dominato il mondo industriale nel ventesimo secolo. Certamente il consumatore viene rinchiuso, in una modalità rigida di relazione con la cosa da consumare. Pensiamo, in questa prospettiva, all’effetto di cattura che generano alcuni software applicativi per elaborare testi o realizzare calcoli ripetitivi e si capisce come questa circostanza rappresenti una condizione di monopolio “naturale” per i detentori della tecnologia. D’altra parte ogni sistema è un Giano bifronte , l’offerta si scambia con un profitto , insomma, siano essi hardware o software, rappresentano una fonte di rendita per il detentore esclusivo di quella modalità d’erogazione. Quando essi si saldano a una “rete” il potere del venditore di fare i prezzi diventa molto asimmetrico rispetto a quello del compratore: che entra e rimane nella rete, perché la sua presenza aggiunge un valore per il proprietario della rete ma anche per l' utilizzatore. Niente di strano che questo stato delle cose imponga un controllo severo nella relazione tra tecnologia e informazione, con la riflessione sulle regole necessarie per difendere il consumatore senza perdere efficienza e di equità degli scambi. Il problema, tuttavia, non è di facile soluzione. Il punto dolente rimane la incapacità del legislatore di programmare interessi e difese tra l’erogatore e il fruitore.