Madre mia che lievito!
Parola d’ordine dal panettiere: lievito madre; parola d’ordine in pizzeria: lievito madre; parola d’ordine dal pasticciere: lievito madre; nel supermercato: gluten free; parola d’ordine dal macellaio: ma mi faccia il piacere … , mangio solo verdure ;parola d'ordine in enoteca : bio , bio al quadrato , bio ancora ma dinamico , naturale . E’ ormai un refrain , basta sostare una decina di minuti in una panetteria e si nota che i clienti non chiedono più la semplice pagnotta casereccia ma quella «con lievito madre o pasta madre (i più informati ) o lievito naturale» .
Già l’utilizzo dei termini mostra sufficiente confusione , in tanti pensano a ciò che hanno visto in tv , quando il panettiere di rinforzo allo chef , mostra la lavorazione manuale di pasta madre, allevata e rinfrescata tutti i giorni , mentre il panettiere magari vende pane ottenuto con la miscela pasta acida essiccata +lievito di birra o con lievito di birra o con lievito naturale liquido o disidratato O magari c’è pure chi vende pane e non conosce le differenze . Così pure succede con la pizza e il panettone . Pochi sono però consapevoli che se la farina è scadente, la presenza della pasta madre non può migliorare il lievitato, né renderlo digeribile. Da cui «l’uomo non è ciò che mangia ma tutto ciò che crede di mangiare» … Feuerbach è stato rottamato !
La rinnovata affermazione filosofica, più contemporanea, calza a pennello anche per la grandinata di prodotti gluten free approdati negli scaffali dei supermercati, da cui si dovrebbe dedurre che siamo un paese di celiaci e di intolleranti e allergici . L verità è che in tanti , pur non avendo alcun bisogno di ricorrere a prodotti senza glutine «sono convinti» siano più salutistici dei prodotti convenzionali e , soprattutto una panacea per dimagrire . Ebbene ormai alcune ricerche ( In Gran Bretagna e Stati Uniti ) su prodotti etichettati gluten free mostrano il contrario : per il loro contenuto di grassi nascosti non si rivelano di certo dietetici , anzi … Sine qua non