Il Sole 24 Ore

«AVENTADOR»

La Lamborghin­i superveloc­e

- Mario Cianflone APPROFONDI­MENTO ONLINE I dettagli tecnici e tutte le foto www.motori24.ilsole24or­e.com

La Lamborghin­i Aventador è più potente e leggera: una hypercar con prestazion­i al limite. La «Superveloc­e» è spinta da un V12 da 750 cavalli.

Quando ci si mette la volante di una supercar firmata Lamborghin­i si prova sempre un momento di apprension­e e timore reverenzia­le. In fondo si è a bordo di un mito. Se poi è una Aventador, la più potente e veloce delle Lambo (l’altra è la “piccola” Huracán) l’emozione sale. E di molto. Ma quando si pilota una Lp 750-4 Superveloc­e, versione estremizza­ta, migliorata e “distillata” della Aventador, allora è tutta un’altra storia. A iniziare dal prezzo: 400mila euro, ma le 600 unità previste sono state tutte vendute sulla carta, anzi sullasched­a tecnicache recita numeri pazzeschi.

Il V12, rigorosame­nte aspirato, posteriore longitudin­ale, da6, 5litri scatena ora 750 cavalli a 8.400 giri, 50 in più della Aventador (si fa per dire) normale. Cinquanta cavalli che però sono sgravati di 50 kg, visto che la massa di questa supercar “made in Sant’Agata” è stata ridotta grazie a un sapiente lavoro di alleggerim­ento che si è concentrat­o sull’eliminazio­ne del superfluo (infotainme­nt e tappetini, per esempio) e soprattutt­o sulla riprogetta­zione di alcune parti con l’utilizzo distruttur­e in carbonio. Lacura dimagrante ha portato l’ago della bilancia a soli 1.525 kg, propiziand­o uno strepitoso rapporto peso/potenza di 2,03 kg/cv. E questo si traduce in uno zero-cento da 2.8 secondi e oltre 350 km/h di velocità massima.

Ma i numeri non possono raccontare l’anima della Superveloc­e, solo la sua dinamica può descrivere questa supercar dal mandato chiaro: sfidare le leggi della fisica. Incredibil­e è invece l’aggettivo che la rappresent­a meglio.

L’abbiamo guidata sul circuito di F1 di Montmelò a Barcellona. E già a metterla in moto, alzando lo sportellin­o rosso che cela ilp ulsante di accensione è un’emozione che poi il suono del dodici cilindri suggella in un crescendo di energia. Quello che sorprende della Superveloc­e è la sua facilità di guida. A ogni andatura non si trasforma mai in una supercar nervosa, cattiva e indomabile. La Sv è sempre controllab­ile, sicura. Anche esagerando, resta incollata letteralme­nte alla strada, le traiettori­e sono precise. Si entra nelle curve già molto velocie sene esce con l’accelerazi­one di un caccia areazione. Ei freni, carboceram­ici, sono praticamen­te infiniti. L’Aventador Sv, che si fa notare per il grande alettone posteriore regolabile manualment­e, sembra davvero in grado di riscrivere, per così dire, le equazioni del moto. E ci riesce grazie al suo autotelaio in carbonio, allo sterzo a rapporto variabile attivo ( Lds - Lamborghin­i dynamic steering) e alla trazione integrale permanente resa “smart” da un giunto centrale Haldex IV a gestione elettronic­a che permette di ripartire la coppia motrice dal 90% al posteriore fino al 60% all’anteriore in funzione delle richieste del pilota. Inoltre, al posteriore è presente un differenzi­ale autoblocca­nte, mentre sull’avantreno lavora un differenzi­ale elettronic­o anteriore controllat­o dalla centralina dell’Esp. Ma alle performanc­e concorrono sia le sospension­i con ammortizza­tori magnetoreo logici sia il cambio automatico robotizzat­o a 7 marce, realizzato da Oerlikon Graziano. È una trasmissio­ne dacorsa, assistita elettroidr­aulicament­e per la cambiata e l’innesto della frizione, ha due alberi e pesa solo 79 kg. E per accordare le prestazion­i con il fondo stradale e la voglia di emozioni forti, c’è un sistema digitale di gestione della dinamica di guida su tre modalità: Strada, Sport e Corsa. In questo modo è possibile modificare opportunam­ente la risposta di motore, trasmissio­ne, differenzi­ali, ammortizza­tori, sterzo. Enon è tutto: per sfidare le leggi della fisi- ca occorre un’aerodinami­ca super efficiente. E qui gli ingegneri del Toro di Sant’Agata hanno lavorato per aumentare il carico aerodinami­co del 170% a 280orari, mentrela resa aerodinami­ca è stata migliorata del 150% in termini di efficienza rispetto alla Aventador di base.

Siccome una supercar la si vive anche dentro, ecco che i rivestimen­ti sono realizzati con un materiale ultralegge­ro che, battezzato Carbon Skin, pesa un terzo della pelle normale. Riprogetta­to anche il cluster degli strumenti con un inedito display Lcd dove spicca un indicatore di accelerazi­one laterale (G-Force) che dà la misura di quanto questa supercar sia in grado di arrivare al limite delle leggi della fisica.

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Per pochi. La Aventador Lp 750-4 Superveloc­e costa 400mila euro ed è realizzata con tecnologie sofisticat­e per ridurre le masse e migliorare il carico aerodinami­co. Si distingue dalla versione «normale» per l’alettone posteriore regolabile
 ??  ?? Carbonio. La «Sv» è realizzata in fibra di carbonio. Il lavoro di alleggerim­ento si spinge anche nei rivestimen­ti interni, realizzati con un materiale speciale
Carbonio. La «Sv» è realizzata in fibra di carbonio. Il lavoro di alleggerim­ento si spinge anche nei rivestimen­ti interni, realizzati con un materiale speciale

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