Mattarella: le liti esasperate allontanano dal voto, più coesione Renzi: avanti con determinazione
Le liti esasperate «allontanano i cittadini» dalle urne. Lo ha detto il capo dello Stato Mattarella, che per la festa del 2 giugno ha auspicato unità nazionale e coesione sociale per affrontare le prossime sfide. Il premier Renzi: avanti con determinazione.
Lofaconiltonofelpato, senzaenfasi, quasi a confondere quel passaggiotraaltridelsuodiscorso.Maall’indomanidelleelezioniregionali,quella frase diventa il giudizio di Sergio Mattarella sul voto e soprattutto sull’astensione. Elaresponsabilitàcheil capo dello Stato addebita ai partiti è netta quando dice che «le liti esasperate creano sfiducia, contribuiscono ad allontanare i cittadini dalla partecipazione e senza partecipazione e coinvolgimentolademocraziasiimpoverisce». Parla dopo il concerto diretto da Riccardo Muti e prima di arrivare ai giardini del Quirinale nel ricevimento ripristinato dopo gli ultimi anni di austerità decisi da Giorgio Napolitano. Ma parla sostanzialmente agli assenti perché in quei giardini mancavano proprio loro, i leader di partito. Vincenti e sconfitti, leassenzesonostatebipartisan. Non c’era Matteo Renzi ma il “caso” dello sgarbo istituzionale viene smentito dallo staff del Colle che racconta di come il capo dello Stato fosse stato avvertitogiàdaunpaiodigiornidella visita del premier in Afghanistan. Ci sarà alla parata di oggi, festa della Repubblica. E mancava anche Silvio Berlusconi nonostante avesse fatto saperediunasuapresenza.Ladisdettaèarrivataieri,sembracheilsorpasso della Lega sia stato il vero impedimento. E mancava Matteo Salvini, impegnato a Porta a Porta, che forse nonsarebbeandatocomunquevisto il profilo politico che sta disegnando perséeperilnuovoCarroccio.Quellodiforzapoliticaanti-sistemaeantieuro, dunque, lontano anni luce da SergioMattarellaedaisuoidiscorsi.
Che infatti oltre a sindicare con nettezza le responsabilità dei partiti nel dato, alto, dell’astensione ha mostrato una qualche preoccupazione anchesullacrescitadelleforzedirotturarispettoall’obiettivodicoesione in Italia e in Europa. «Avremmo bisogno di recepire nel nostro Paese unpo'dell’armoniacollettivacheabbiamo ricevuto dall’Orchestra di Muti.Siamodifronteafenomeniche allarmano: il terrorismo fondamentalista, le ondate migratorie, la mancanza di qualità della vita, sono sfide che non si possono risolvere da soli. Serve più coesione e maggiore solidarietà anche internazionali». Ecco, parole che non sembrano proprio in sintonianéconSalvininéconGrillo. Soprattutto – e non solo – nei confrontidell’euroedellaappartenenza all’Europa. Anche Grillo mancava ai giardinidelQuirinale.Edicertovaleva anche per lui il breve discorso tenuto da Mattarella come saluto e augurioperlafestadellaRepubblica.La preoccupazione che si rompa quella coesioneistituzionaleepolitica- che il capo dello Stato ritiene fondamentale - c’è. Così come c’è l’attenzione a vigilaresel’Italiapossadiventarevittima, anche lei, di quelle “sirene dell’anti-europeismo” da cui il capo del- lo Stato ha messo in guardia nel suo recenteviaggioinSerbia.
Ma Europa vuol dire anche crisi economica, una recessione che ha colpito duramente, ma Mattarella, confortato dai dati anche di Bankitalia, continua a mostrare fiducia. “Questo 2 giugno presenta qualche segnale di speranza, pur nelle difficoltà che ancora permangono nella vitaquotidianadegliitaliani,siiniziaa intravedere l’uscita dalla crisi di questi anni». Anche qui, la spinta è a trovareunaviacomuneperrafforzarela ripresa, come fu ai tempi della ricostruzione del dopoguerra. «Le difficoltà possono essere superate se vi è coesioneesensodisolidarietà». Cita i cittadini di Milano che ripulirono la città dopo le devastazioni dei Black bloc, cita la Liguria e i giovani che si sono mobilitati. E dunque «la dialet- tica è preziosa così come le opinioni di diverse» ma le liti esasperate portano al risultati di domenica: forte astensionismo. Unj'accuse, il primo, del capo dello Stato alle forze politichedalgiornodelsuoinsediamento. Se ad ascoltarlo non c’erano i leader, erano presenti invece i ministri Boschi, Madia e Pinotti, e c’era l’Alto Rappresentante per gli Esteri Ue Mogherini. AsalutareMattarellaanche l’ex capo dello Stato Napolitano, alcuni giudici della Consulta come Silvana Sciarra ed ex giudici come SabinoCassese.
E in mattinata in un messaggio ai prefetti Mattarella ha esortato a una «tenace e inflessibile» azione «contro i comportamenti illeciti e le infiltrazioni delinquenziali nella sfera pubblica».
L’ASSENZA DEI LEADER Al ricevimento al Quirinale per la festa della Repubblica assenti Renzi (che sarà oggi alla parata), Berlusconi (la rinuncia dopo i risultati di domenica), Grillo e Salvini