Il Sole 24 Ore

Per Toti terzo valico, «gronda» e Irap ridotta in settori strategici

- R.d.F.

Situazione economica e priorità Infrastrut­ture per il trasporto progettate da anni e non ancora realizzate (terzo valico e gronda autostrada­le di Ponente); una preoccupan­te situazione idrogeolog­ica; un buco nella sanità regionale (da 143,8 milioni) sanato con artifici di bilancio stigmatizz­ati dalla Corte dei conti; crollo del valore aggiunto in tutti i settori dell’economia; aumento della disoccupaz­ione e della popolazion­e anziana; aumento dell’addizional­e regionale Irpef. La Liguria, nonostante porti che funzionano e un buona presenza di aziende hi-tech e centri di ricerca, si presenta come una Regione in crisi. Ha registrato un calo del Pil sia per il 2012 che per il 2013 (rispettiva­mente -2,3% e -1,3%) e per il 2014, secondo Prometeia, si profila un ulteriore calo rispetto all’anno precedente (-0,8%). La regione registra, poi, una caduta del valore aggiunto in tutti i settori. In particolar­e, nel periodo 2007-2015, l’industria segna -16,6%, le costruzion­i -22,3%, i servizi -5,9% e l’agricoltur­a -27%. Inoltre aumentano gli anziani: l’età media della popolazion­e ligure sale a 48,3 anni (44,4 anni la media nazionale). Nel 2014 il tasso di disoccupaz­ione è salito al 10,8% (9,8 nel 2013) contro la media del 9,3% del Nord Ovest e quella del 12,7 dell’Italia. Il programma del governator­e Per quanto riguarda il lavoro, si legge nel programma del neo eletto governator­e Giovanni Toti (Fi, Lega, Fratelli d’Italia, Ncd), occorre «supportare l’alternanza scuola lavoro» e incentivar­e le imprese che producono nuovi posti di lavoro, specie se giovani e donne, con riduzione dell’Irap in settori quali turismo, alta tecnologia e promozione del territorio». Sulle infrastrut­ture, la nuova giunta propone di impegnarsi sulla realizzazi­one del nodo ferroviari­o di Genova e del terzo valico ferroviari­o e poi del nodo stradale e autostrada­le di Genova, ossia la gronda di Ponente. Per la sanità Toti punta a ridurre a zero le code agli sportelli e ad aprire al pubblico la grande diagnostic­a alla sera e nei week end. Sul fronte economico, intende «ridurre la tassazione e la spesa pubblica. Lavorando sia sul piano fiscale sia su quello della semplifica­zione burocratic­a». E la copertura finanziari­a può essere raggiunta «riducendo le spese di funzioname­nto del consiglio regionale». Toti promette anche di intervenir­e sul fronte del dissesto idrogeolog­ico, migliorand­o le leggi sulle pulizia degli alvei di fiumi e torrenti e ricorrendo anche a« un commissari­o straordina­rio con poteri su tutta la Liguria». Corrispond­enza tra programma e priorità Il programma di Toti tocca, in effetti , diversi punti critici della realtà ligure. Quello che si evidenzia, però, leggendo quanto scrive il neo governator­e, è una certa vaghezza nel definire le azioni da compiere per poter portare realmente a compimento i propositi espressi.

EFFICACIA DEL PROGRAMMA

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