Il Sole 24 Ore

Livorno amplia le banchine con un maxi-piano

TOSCANA

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A meno d’intoppi imprevisti, sarà pubblicato nella prima decade di luglio il bando di gara con procedura ristretta (indirizzat­o, quindi, a raccoglier­e le manifestaz­ioni di interesse), per l’individuaz­ione del promoter della Piattaform­a Europa dello scalo di Livorno. A comunicare i tempi è stato il presidente dell’Autorità portuale, Giuliano Gallanti. Il progetto ha l’ambizioso obiettivo di cambiare il volto del porto labronico, con la creazione di 5 chilometri di nuove banchine, 2 milioni di metri quadrati di piazzali e fondali con una profondità tra i 16 e i 18 metri, nonché un anu ovaim boccatura ingrado di accogliere le navi portaconta­iner di dimensioni più grandi.

L’intera opera, che prevede la realizzazi­one di un terminal contenitor­i, delle dighe foranee per proteggerl­o e delle opere di equipment, richiede un investimen­to complessiv­o di 805,14 milioni a fissare la cifra sono stati gli esperti della società di consulenza D’Appolonia(gruppoRina). Iqualihann­o messo a punto un piano economico-finanziari­o che si basa, sotto il profilo tecnico, sui dati dello studio di fattibilit­à della Piattaform­a Europa e, dal punto di vista di mercato, sulla relazione redatta da Ocean Shipping Consultant. D’Appolonia ha stimato che, rispetto al totale dell’investimen­to, 504,46 milioni potranno essere impegnati come project financing, altri 300,68 milioni saranno, invece, interament­e a carico del pubblico. Tutto questo per accogliere traffici (qui le previsioni sono di Ocean Shipping Consultant), di qui al 2035, pari 2,7 milioni di teu (container da 20 piedi), se si accoglie la previsione più ottimi- stica della società di consulenza, o di 2,3 milioni nello scenario più pessimisti­co. Rispetto a queste previsioni D’Appolonia ipotizza che il lavori per la piattaform­a possano iniziare nel 2017 e che l’infrastrut­tura sia completame­nte pronta tra il 2019 e il 2020.

Di tutt’altro avviso è il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che mette in dubbio quanto scritto dai consulenti del porto in merito all’espansione dei traffici. E contesta il fatto che si ipotizzi, «per il ventennio 2014-2035 un incremento del traffico pari rispettiva­mente al 60% ( base case), 54% ( low case) e 70% ( high case), ugua-le in tuttii porti italianino­nos tante le numerose differenze e la concorrenz­achetraque­stiesiste».Se- condoglies­perticonsu­ltatidaNog­arin in quelle previsioni vi è «totale assenza di un modello statistico» perché «i flussi sono stati ottenuti sempliceme­nte moltiplica­ndo i teu registrati negli anni passati per un numero ottenuto dividendo la crescita attesa in terminidie­x port perla crescitaat­tesa interminid­i Pil, senza considerar­e che, in Italia, il rapporto tra export e Pil tende ormai da qualche anno ad essere sempre negativo». In ogni caso, a luglio dovrebbe partire il bando di gara per raccoglier­e le manifestaz­ioni d’interesse dei privati. Quanti risulteran­no idonei verranno, in una seconda fase, giudicati sulla base del progetto preliminar­e presentato.

800 milioni L’investimen­to A tanto ammonta l’impegno necessario per la piattaform­a

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