Usa, blackout delle intercettazioni telefoniche anti-terrorismo
Bloccata in Senato la proroga del Patriot Act
Il Senato ha accelerato ieri i tempi per aggiornare le regole per le intercettazioni telefoniche antiterrorismo da parte della Nsa e dell’Fbi, scadute nelle prime ore di lunedì. Sono infatti state approvate in modo definitivo le istanze procedurali per discutere ed emendare un progetto analogo, Usa Freedom Act, già approvato dalla Camera. Dopo il voto di ieri chehaaper toildibattito, civorranno uno o due giorni per emendare il progetto di legge, ottenere le approvazioni dalla Camera per i cambiamenti e votare per poi portare rapidamente la nuova legge alla Casa Bianca per la firma del Presidente Obama, che attende ansioso la fine di questa vicenda: «Abbiamo lavorato per oltre un anno alla preparazione di questa legge essenziale per la sicurezza degliameri canisiamoso llevatidal fatto che il Senato sia passato finalmente all’azione», recitaun comunicato del portavoce di Obama.
Il Senato vuole apportare alcune modifiche al progetto della Camerache suggeriscene llasuaparte centrale che i “metadati” telefonici siano tenuti dalle compagnie telefoniche e non “presi” immediatamente dall’Fbi con una semplice lettera. Le intercettazioni saranno a disposizione e saranno consegnate solo quelle autorizzate dal tribunale per l’Intelligence doporichiesta dell’ FbiodellaNsa. Per il Presidente americano è essenziale firmare la nuova legge entro venerdì: sabato infatti sarà in Germania per un bilaterale con Angela Merkel e vuole dimostrare all’alleato europeo, molto critico delle intrusioni dell’intelligence americano, di avere fatto importanti passi in avanti in materia di trasparenza.
Il problema, che ha paralizzato le attività di controspionaggio americane, è esploso a cavallo del fine settimana quando tre norme del Patriot Act che consentivano le intercettazioni telefoniche in blocco da parte della NSA e dell’Fbi sono scadute eliminando per il governo la possibilità di continuare a seguire una prassi controversa dicontro spionaggioan ti terrorismo. Per molti militanti civici, le rivelazioni di Edward Snowden provavano che i metodi della Nsa avevano portato ad abusi anche nei confronti di leader e paesi stranieri alleati; ma certamente quei metodi avevano minacciato le libertà civili americane visto che, secondo i critici, rilevare conversazioniin blocco fra milioni dipersone diventava un’azione di spionaggio contro i cittadini stessi.
La vicenda è esplosa domenica, con un voto dei senatori che autorizzava a vasta maggioranza bipartisan, 77 a 17, il dibattito su un legge già passata dalla Camera per ilrinnovo, seppure conrestrizioni, dei permessi per compiere intercettazioni telefoniche, mancava un altro voto, quello di ieri per avviare formalmente il dibattito. Nel frattempo, l’idea era quella di estendere temporaneamente, forse per un paio di giorni le norme in scadenza, ma un calcolo sbagliato del leader della maggioranza repubblicana al Senato ha portato a un impasse: domenica notte infatti, un unico Senatore, il libertario Rand Paul, candidato repubblicano alla Casa Bianca 2016, ha usato strumenti procedurali e inserito una obiezione dopo un lungo monologoinun Senatodeser tocheha bloccato ogni ipotesi di prolungamento temporaneo di quegli articoli chiave Patriot Act. L'azione ha creato tensioni fra i repubblicani.
Ora però si è aperto un altro dibattito: è possibile che questa interruzione delle intercettazioni finirà per dare indirettamente un vantaggio ai terroristi, anche per pochi giorni come suggerisce sempre il Senatore McCain? È possibile che il dipartimento per la Giustiziain vochi poteri speciali per prolungare l’applicazione temporanea della vecchia legge? Per ora il dipartimento ha taciuto. Comunque sia si tratta solo di una interruzione: Al più tardi domani, seppure con maggiori garanzie, le attività di intercettazione riprenderanno. Con l’appoggio dell’opinione pubblica: la maggioranza degli americani è disposta a cedere una parte della propria privacy in cambio di maggiore sicurezza anti terrorismo.
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