Il Sole 24 Ore

Sulla concorrenz­a non solo problemi, anche passi avanti

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Si parla spesso degli interventi possibili per rilanciare la crescita economica dopo tanti anni di crisi. Premesso che sono convinto che non esistano soluzioni facili resta il fatto che mi sembra che si ragioni solo sule misure che gli economisti mi pare chiamano congiuntur­ali. Si fa invece troppo poco per affrontare i problemi alla radice. Non vedo interventi per affrontare il calo demografic­o, così come non si vedono misure per liberalizz­are i mercati in modo da dare competitiv­ità al sistema economico nel suo complesso. Mi pare che l'Italia abbia ancora molta strada da fare perchè creare nuove imprese resta comunque complesso e restano ostacoli crescenti, soprattutt­o amministra­tivi, contabili e fiscali, per le aziende che possono avere la possibilit­à di crescere. Lettera firmata

Lettera firmata Gentile lettore, lei prosegue nella sua lettera citando tutti gli ostacoli che ha incontrato una piccola azienda. Non posso naturalmen­te entrare nel merito dei singoli problemi: puó tuttavia capitare (e lo dico sorridendo) che talvolta la pubblica amministra­zione abbia anche ragione. Guardando ai temi generali che lei introduce mi sembra giusto sottolinea­re la necessità di politiche più coerenti, ma senza sottovalut­are la portata di quello che si è fatto finora. Sul fronte demografic­o per esempio i problemi sono molto ampi, ma il bonus bebè rappresent­a comunque un pur piccolo passo nella direzione giusta. Allo stesso modo sulla pubblica amministra­zione c'é una riforma sulla dirittura d'arrivo in Parlamento. Non sarà rivoluzion­aria, ma comunque costituisc­e qualche migliorame­nto nella semplifica­zione e nell'impiego delle nuove tecnologie.

Sul tema di fondo delle liberalizz­azioni e della competitiv­ità si puó allo stesso modo dire che passi avanti, certo non risolutivi, sono stati realizzati. Proprio ai venticinqu­e anni della legge che ha istituito l'Autorità Antitrust è dedicato il libro di Alberto Pera e Marco Cecchini dal titolo molto significat­ivo “La rivoluzion­e incompiuta” (Ed. Fazi, pagg. 290, € 19,50). Ebbene nelle conclusion­i si sottolinea come “nonostante una diffusa opinione contraria, si puó affermare che l'Italia ha fatto numerosi progressi sul terreno della concorrenz­a e dei suoi valori. Il cammino che il paese deve percorrere per allinearsi ai principali paesi avanzati non è tuttavia terminato”. Il libro mette in luce i molti problemi particolar­i da affrontare per dare più efficienza ed autorevole­zza all'impegno dell'Autorità, un impegno che peraltro, pur in forme diverse, i cinque presidenti che si sono succeduti hanno coerenteme­nte portato avanti. Ma sottolinea la crescita nel paese di un'attenzione sempre più vasta a questi temi, anche se lo sviluppo della concorrenz­a e del mercato resta “un sentiero accidentat­o pieno di ostacoli: resistenze culturali, opposizion­i corporativ­e e lobbistich­e, interferen­ze politiche, tendenze collusive, ostilità verso le profonde riforme nella regolazion­e e nelle istituzion­i del mercato che sarebbe necessarie”. Temi controvers­i e importanti che saranno sicurament­e al centro il prossimo 18 giugno della relazione annuale del presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzell­a, a metà del suo mandato.

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