Tassara cede il 25% di Alior Bank a Pzu
Operazione da 400 milioni
Si chiude con una cessione in “casa” la gara per l’aggiudicazione di Alior Bank, l’istituto polacco di proprietà della holding di Romain Zaleski. Il contratto è stato firmato sabato scorso, e sancisce il passaggio della quota del 25 per cento dell’istituto dalla Carlo Tassara alla compagnia assicurativa Pzu, partecipata dallo Stato polacco
L’operazione, che ha visto Ubs advisor della Carlo Tassara, è avvenuta a un prezzo di 400 milioni circa. Il contratto deve ora ottenere l’autorizzazione dalle Autorità di vigilanza polacche. A quel punto si procederà con il passaggio della quota. La stessa, si apprende, sarà trasferita in tre tranche, due del 10 per cento circa e la terza del 5 per cento a distanza di 60 giorni l’una dall’altra.
Nella gara, Pzu ha battuto la concorrenza di Societé Generale.
contratto è stato firmato sabato scorso. E sancisce il passaggio della quota del 25 per cento di Alior Bank dalla Carlo Tassara alla compagnia assicurativa polacca Pzu.
Si chiude così, con una cessione in “casa” (Pzu è partecipata dallo Stato polacco) la gara per l’aggiudicazione dell’istituto polacco di proprietà della holding di Romain Zaleski. L’operazione, che ha visto Ubs advisor della Carlo Tassara, è avvenuta a un prezzo di 400 milioni circa. Il contratto deve ora ottenere l’autorizzazione dalle Autorità di vigilanza polacche. A quel punto si procederà con il passaggio della quota. La stessa, si apprende, sarà trasferita in tre tranche, due del 10 per cento circa e la terza del 5 per cento a distanza di 60 giorni l’una dall’altra.
In gara per rilevare il pacchetto del 25% detenuto dalla holding in Alior Bank, oltre a Pzu, compariva anche la francese Societé Generale.
Quanto alla valutazione di Alior Bank, proprio di recente il fondatore della Tassara, Romain Zaleski, aveva affermato che «la quota detenuta nella polacca Alior Bank, pari al 25% circa, vale circa 400 milioni di euro».
La cessione della partecipazione in Alior Bank, quotata dal 2012 alla Borsa di Varsavia, avrebbe dovuto risolversi entro il 2016, come concordato con le Autorità di vigilanza polacche, ma la Tassara, evidentemente ha deciso di anticipa- re i tempi e chiudere la transazione prima del previsto, anche per riuscire a soddisfare in anticipo le richieste dei creditori. La holding di Breno ha più che dimezzato nell’ultimo biennio il ricco portafoglio partecipazioni, cedendo soprattutto le quote detenute nelle società italiane quotate. Sono usciti così dal portafoglio i titoli Generali (incasso di 156 milioni), Mediobanca (plusvalenza di 3,8 milioni), Mps e Bpm (con minusvalenze). Verso la fine del 2014 è stata chiusa la vendita della quota in Intesa SanPaolo (incasso circa 650 milioni), quella in Cattolica Assicurazioni (13,5 milioni) e, infine, è stata ceduto anche il 15,3% di Mittel alla Blue Fashion Group del gruppo Stocchi. Tutte cessioni condizionate all’accordo di stand still (più volte rinnovato) con le banche creditrici e che hanno più che dimezzato l’indebitamento della holding di Breno, attualmente a circa 750 milioni di euro rispetto ai 2,25 miliardi di euro che risultavano ancora alla sigla dell’ultimo accordo di ristrutturazione con le banche. Con la vendita di Alior si registra dunque un altro taglio importante dell’indebitamento della holding. Nel portafoglio della Carlo Tassara rimangono oggi essenzialmente asset esteri, tra cui il 13% circa nella francese Eramet. Sul fronte italiano compaiono ancora meno del 2% di A2a e una piccola quota in Ubi Banca, oltre ovviamente ad alcuni pacchetti azionari di società non quotate.