Il Sole 24 Ore

Allarme Eiopa: pericolo Qe per le assicurazi­oni

- Alessandro Merli

le attività finanziari­e più stabili. I decennali sono passati nel giro di poche sedute da un rendimento dello 0,05% allo 0,80%, prima di ridimensio­narsi parzialmen­te. I movimenti così bruschi dei Bund sono da attribuirs­i, secondo l’Eiopa, al fatto che gli acquisti della Bce hanno tolto dal mercato una quota significat­iva di titoli, così che le decisioni degli altri operatori hanno un impatto maggiore sui prezzi. Il rapporto evidenzia come, a partire da gennaio, quando il Qe è stato annunciato, la volatilità di alcuni titoli pubblici, a causa della forte riduzione di liquidità, è aumentata quasi del 300%. Un altro elemento che ha ridotto la liquidità di questi mercati è la minor presenza, come intermedia­ri o come investitor­i per proprio conto, delle grandi banche d’investimen­to, in seguito alle pressioni cui sono sottoposte per i cambiament­i nella regolament­azione.

L’Eiopa nota che i rischi identifica­ti nel rapporto precedente, pubblicato nel dicembre dello scorso anno, sono pressoché immutati: un quadro macroecono­mico debole, il protrarsi dei tassi d’interesse bassi e l’aumento del rischio di credito.

I rendimenti e la redditivit­à dei prodotti delle assicurazi­oni resta sotto forte pressione, con un potenziale impatto negativo sulla solvibilit­à, osserva il rapporto. Nelle riassicura­zioni, i rischi derivanti dai bassi tassi d’interesse possono spingere il settore a un ulteriore consolidam­ento. I piani di pensione a prestazion­i definite subiscono l’impatto negativo dei tassi bassi così come le polizze assicurati­ve a rendimento garantito, un prodotto diffuso soprattutt­o in Germania e Austria.

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