Alluminio, è di nuovo rischio scorte
In maggio il ribasso di prezzo più forte da tre anni(-9,6%) - Torna il contango, che favorisce l’accumulo
Maggio è stato il peggior mese da ottobre 2012 per l’alluminio: il metal loèscesoa 1.740$/tonnellata (basetremesi), conunaperdita del 9,6% rispetto a fine aprile. Al London Metal Exchange ieri c’è stato un tentativo di rimbalzo, con un rialzo di una decina di dollari in apertura, ma gli analisti vedono maggiori probabilità di nuovi ribassi piuttosto che riprese di prezzo, perché dal punto divista fondamentale persistono timori che la Cina - che ha aumentato la produzione a 2,59 milioni di tonnellate in aprile - possa sommergere di alluminio il mercato mondiale. Gli speculatori, inoltre, potrebbero cercare di spingere i prezzi sotto la soglia di 1.700 $ (tre mesi), dopo il segnale negativo del mancato superamento della media mobile dei 10 giorni precedenti.
Un sostegno ai prezzi potrebbe tuttavia venire dal ritorno del contango, situazione in cui la quotazione a termine supera quella a pronti. Il fatto che per i primi tre mesi questo sia di circa 39 $ , ossia pari a un tasso di oltre l’8% annuo, significa che tutte le giacenze di alluminio, sia su warrant nei magazzini Lme che accantonate in magazzini privati (valutate in totale tra 12 e 14 milioni di tonnellate), possono essere finanziate con profitto a tassi correnti inferiori lucrando su operazioni di vendita a termine sul Lme.
È intanto proseguita la discesa dei premi, ossia dei sovrappiù da pagare sulla quotazione Lme per ottenere alluminio raffinato. In Asia la pressione ribassista si è accentuata con l’aumento delle esportazioni cinesi (+ 31% in aprile sullo stesso mese 2014) in un mercato già inondato di metallo. Tutto ciò ha portato i premi per ritiro nei magazzini di Singapore a 100–110 $, dagli oltre 400 $ dello scorso dicembre, mentre la Corea del Sudin maggioha asseg natogare di acquisto a 135 $ e 145 $, con una riduzione del premio di oltre un terzo rispetto alle gare di aprile.
Forti cali si sono verificati anche in Giappone, dove le negoziazioni trimestrali - che coinvolgono tipicamente quattro o più fornitori d’oltremare e 15–20 compratori giapponesi, per forniture di 50mila tonnellate al mese di alluminio primario in pani, billette e leghe - costituiscono il maggior indicatore dell’andamento mondiale dei premi. La prima offerta per il terzo trimestre è stata fatta a 130 $ resa Cif porto, in riduzione del 66 % dai 380 $ concordati per il trimestre in corso, ma gli acquirenti giapponesi starebbero puntando a 100 $ o meno, anche perché il premio per partite spot sul mercato locale è nel frattempo sceso 110–130 $ Cif dal livello record di 425 $ del gennaio scorso.
Premi in calo anche negli Stati Uniti (in media del 52 %, intorno a 180 $ resa Midwest), mentre le ultime quotazioni in Europa indicano per alluminio in magazzini Rotterdam premi a 150–170 $, dazio pagato, ossia in linea con i minimi mondiali, essendo quelli a dazio non pagato a 100–120 $.