L’art bonus premia gli aiuti al «pubblico»
pGrazie al nuovo portale www.artbonus.gov.it sarà più facile utilizzare l’agevolazione introdotta dal l’articolo 1 decreto legge 83/2014, sia per individuare gli interventi da sostenere e i beneficiari, sia riguardo gli adempimenti necessari.
La norma prevede un credito d'imposta in favore di chi sostiene la cultura attraverso erogazioni liberali. Pos s o n o usufruire dell'agevolazione sia le persone fisiche, gli enti non commerciali e i soggetti che esercitano attività d'impresa, qualunque sia la forma giuridica adottata.
Per poter usufruire del cre- dito d'imposta, che ammonta al 65% delle erogazioni liberali effettuate nel 2014 e nel 2015, e al 50% per quelle versate nel 2016, con un limite massimo per anno pari al 15% del reddito imponibile per le persone fisiche che non svolgono attività commerciale, ovvero al 5 per mille dei ricavi per i titolari di reddito d'impresa, è necessario effettuare la donazione attraverso mezzi di pagamento tracciabili: banche, uffici postali, sistemi di pagamento previsti dall'articolo 23 del Dlgs 241/1997 (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).
Nel ricordare i tipi di interventi ammessi all'agevolazione, all'interno della sezione dedicata alle domande frequenti è precisato opportunamente che le erogazioni liberali possono essere elargite esclusivamente in favore del patrimonio pubblico.
Risultano escluse dal credito d'imposta, quindi, quelle effettuate in favore di un bene culturale se questo è di proprietà privata, “compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti”. In tali ipotesi restano eventualmente applicabili gli articoli 15 e 100 del testo unico delle imposte sui redditi.
L’Art bonus, inoltre, non vale nemmeno per l'acquisto di beni culturali, mentre è riconosciuto qualora le erogazioni liberali in denaro, effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate a soggetti concessionari o affidatari di questi.
La legge di stabilità per il 2015, tra l’altro, ha ampliato la portata dell’agevolazione, prevedendo che il credito d'imposta sia riconosciuto anche in caso di erogazione liberale in favore dei teatri di tradizione. In una delle risposte fornite nella sezione Faq del sito è sottolineato che per tali erogazioni il credito d'imposta spetta dal 1° 2015.
Nel portale è possibile consultare l'elenco degli interventi ammessi all’agevolazione, aggiornati attraverso l'indicazione del costo complessivo e di quanto ricevuto, nonché segnalare nuovi interventi, comunicare i dati delle erogazioni effettuate. Questo consente di completare la documentazione da conservare, consistente nella copia del documento che certifica l'erogazione in denaro al singolo beneficiario.
I soggetti che ricevono l'erogazione, invece, devono registrarsi all'interno del nuovo sito, sia per comunicare con cadenza mensile l'ammontare delle erogazioni ricevute nel singolo mese di riferimento, sia per aggiornare, sempre mensilmente, lo stato delle stesse.
LE INDICAZIONI Gli sconti sono esclusi per le erogazioni a favore di beni culturali di proprietà privata e in caso di acquisto