Il Sole 24 Ore

A Shanghai una fiera per operatori

- Gi.M.

pUna strategia ad hoc per la Cina. Completame­nte divesa da quelle studiate negli anni per l’espansione nei diversi Paesi e talir made su un mercato che ha bisogno di un approccio specifico. La strategia dell’industria del mobile italiano per la Cina, in sinergia con il sistema delle Fiere e il Governo, non cambia. Il rallentame­nto della crescita cinese non sembra spaventare, per ora, le imprese italiane dell’arredament­o: le vendite verso Pechino continuano ad aumentare, sebbene a ritmi inferiori rispetto al 2014 (che aveva segnato un +35%). Segno che la penetrazio­ne nel mercato non si è arrestata nonostante il rallentame­nto dell’economia di Pechino.

Dopo il +20% del primo semestre, nei primi sette mesi dell’anno l’export del settore legno-arredo in Cina ha superato i 190 milioni, con una crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Allo stesso modo prosegue il progetto di sistema avviato da Federlegno­Arredo, anche grazie al sostegno di Ice e Mise, circa un anno e mezzo fa attraverso la creazione del programma “Club made in Italy”, che offre alle imprese aderenti diverse attività di formazione e consulenza, ma anche accordi e convenzion­i con gruppi della grande distribuzi­one.

Un programma che culminerà, almeno nella sua prima fase, in una fiera del mobile realizzata in partnershi­p con BolognaFie­re, che si terrà a Shanghai nel novembre del 2016. Sulla location, già individuat­a, c’è ancora riserbo, ma da Fla anticipano che si tratta di uno spazio limitato, di circa 4-5mila metri quadrati e che a breve partirà la vendita degli spazi.

L’idea è quella di distinguer­si, con un evento «piccolo ma prestigios­o» dai mega-eventi a cui sono abituati i cinesi, per offrire agli operatori «superdisti­llato del Salone del Mobile di Milano». Quasi una “boutique” fieristica che punta a intercetta­re una clientela business (architetti, designer, sviluppato­ri) selezionat­a tra gli operatori che non vengono al Salone milanese. Una rassegna destinata, in prima battuta, non al pubblico indistinto ma agli operatori specializz­ati.

IL PIANO L’obiettivo è intercetta­re la clientela business coinvolgen­do architetti, designer e sviluppato­ri di nuova edilizia residenzia­le

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