Il Sole 24 Ore

Bcc, costo salvataggi da 230 milioni

- Ma.Fe.

Se le banche sono imbestiali­te, le Bcc lo sono ancora di più: il piano salvabanch­e, ha detto ieri il presidente Federcasse Azzi a Brescia, costerà al credito cooperativ­o 230 milioni. Il danno e la (doppia) beffa: il dazio, infatti, peserà sui conti 2015 dopo che negli ultimi anni il sistema si è curato “in casa” le proprie crisi e sapendo che il fondo di risoluzion­e, riservato a coprire gli interventi sugli istituti di rilevanza sistemica, difficilme­nte potrà essere utilizzato per una Bcc merchantba­nkn azionale, che aiuti il sistema produttivo e quello del credito a pensare e attuare insieme una nuova politica industrial­e».

Sempre ieri, per la prima volta ha parlato Roberto Nicastro, una settimana fa nominato presidente delle quattro good bank nate da Carife, Banca Marche, Etruria e CariChieti: considerat­i i paletti Ue, «non c’era una soluzione migliore di quella trovata, perché permette di garantire risparmi e imprese», ha dichiarato all’Ansa. «L’apertura delle banche il lunedì mattina non era scontata», ma alla fine« son ostati protetti un milione di depositant­i e 200mila Pmi in quattro territori fra i più vitali per la ripresa dell’economia».

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