Per il piano anti-povertà un miliardo dal 2017
pUn piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, da adottare ogni tre anni, finanziato con 600 milioni per il 2016 e un miliardo all’anno a partire dal 2017. Lo prevede il disegno di legge di stabilità 2016, all’esame della Camera.
Per l’anno prossimo le priorità sono due: e contrastare la povertà su tutto il territorio nazionale tramite l’estensione e il rafforzamento della sperimentazione della “seconda” social card, avviata nel 2013 in 12 Comuni con più di 250mila abitanti (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona). Dovranno essere privilegiati gli interventi per le famiglie con minori inseriti nel circuito giudiziario; r incrementare il finanziamento dell’Asdi, l’assegno di disoccupazione introdotto dal Dlgs 22/2015 per i lavoratori che al termine della Naspi( l’ ammortizzatore sociale) non hanno trovato un lavoro esi trovano in una condizione di bisogno, perché appartenenti a famiglie con minorenni o vicini al pensionamento, senza però averne i requisiti. La sperimentazione di questo assegno che è stata già finanziata due volte (dallo stesso Dlgs 22/2015 e dal Dlgs 148/2015 attuativi del Jobs act)e guadagna ora un nuovo finanziamento dal D dl di stabilità( in tutto si arriva a 600 milioni a disposizione per il 2016), non è stata però ancora tradotta in pratica: il decreto attuativo, che doveva essere approvato entro il 7 giugno, non è infatti stato ancora emanato.
Dal 2017 gli strumenti oggi esistenti perla lotta alla povertà dovrebbero lasciare spazio a un’unica misura nazionale, presumibilmente una sorta di reddito minimo.