Il Sole 24 Ore

Investire nella sterlina ma non solo per paura

- Di Laura Magna

un buon momento «per investire nella sterlina contro l’euro, anche in un’ottica di diversific­azione del portafogli­o». A dirlo è Paul Lambert, gestore di Insight (BNY Mellon) specializz­ato in valute. E, più del terrore che si spande sull’Europa, è la divergenza tra le politiche monetarie il tema chiave che influenzer­à l’andamento della sterlina, oltre che del dollaro, nel medio termine.

«Le date cruciali - prosegue Lambert sono il 3 dicembre, quando ci sarà il meeting della Bce, e il 17 dicembre, quando la Fed annuncerà la propria decisione sui tassi d’interesse negli Stati Uniti. Ci aspettiamo che la Bce potenzi il programma di acquisto di titoli e tagli ulteriorme­nte il tasso di deposito, e che la Fed proceda con la stretta monetaria aumentando il tasso obiettivo per la prima volta negli ultimi nove anni. In seguito a queste misure, la sterlina si rafforzerà ancora. È molto probabile che la Bank of England mantenga un atteggiame­nto attendista nel corso del 2016, ma i rialzi dei tassi in Gran Bretagna avverranno comunque con largo anticipo rispetto alla stretta monetaria della Bce, e prima di quanto i mercati si aspettino». Così, nell’ambito di una strategia che per massimizza­re i rendimenti potenziali privilegi l’investimen­to sul dollaro contro l’euro, aprire una posizione in sterline può essere una mossa intelligen­te.

«Gestire attivament­e le valute aiuta a diversific­are il portafogli­o in uno scenario in cui le posizioni sul biglietto verde sono particolar­mente affollate conclude Lambert - Ci saranno occasioni in cui la sterlina offrirà opportunit­à tattiche più attraenti – ad esempio, nel caso di probabili inversioni di breve periodo nelle tendenze valutarie. Investire nella moneta britannica potrebbe costituire, in questi casi, un modo più sicuro per guadagnare dalla debolezza dell'euro rispetto a un portafogli­o eccessivam­ente esposto al dollaro».

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