L’hotellerie di Capri debutta a Miami
Tonino Cacace, fondatore di un 5 stelle lusso di Anacapri, porta il brand nel mondo Già operativi due ristoranti a insegna «Riccio» in Turchia
Quando, nel maggio 2013, Tonino Cacace firmò un accordo per far entrare nella sua società, con una quota paritaria, l’imprenditore turco Ferit Faik Sahenk, qualcuno pensò che fosse finita un’epoca, che il Capri Palace, l’hotel cinque stelle lusso di Anacapri di Cacace, non sarebbe più stato lo stesso.
«Spiegai da subito che era vero il contrario – racconta oggi l’imprenditore, che ereditò l'albergo dai genitori, trasformandolo in un punto di riferimento per l’ospitalità di lusso dell’isola –. Quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni e che stiamo progettando per il 2016 dimostra che l’accordo con Ferit Sahenk è stato lo strumento per portare lo stile del Capri Palace e del ristorante Riccio nel mondo».
Lo sviluppo più rapido è stato proprio quello del “format Riccio”: dopo le aperture in Turchia a Bodrum e a Marmaris, entrambe avvenute pochi mesi fa, ora Cacace e Sahenk, che guida il colosso Dogus, puntano su Miami. «Tra meno di un mese inizieranno i lavori nel building di South Point, esattamente One Ocean Drive: il Riccio si troverà al piano terra. Gli arredi e il menù, con le ricette a base di frutti di mare e piatti di pesce, ricalcano il Riccio di Anacapri, forse l’unico caso di “beach club stellato”. L'apertura di Miami è prevista per il 1° novembre 2016, in tempo per Miami Art Basel, e in cucina e sala ci sarà solo personale partenopeo».
South Point è una zona protetta, dove si respira ancora la Miami dèco e i nuovi building non possono superare i sei piani. «La città assomiglia sempre di più a New York, per vivacità della scena culturale e naturalmente per gli acquisti, fatti dai locali e dai molti turisti, sia americani sia sudamericani», sottolinea Cacace.
Il progetto di portare il brand Riccio nel mondo non ha distratto l'imprenditore e i soci turchi dal Capri Palace. «Stiamo convertendo 15 camere in suite: saranno meno ma ancora più lussuose, con bagni sempre più spaziosi e luminosi, perché è questo che ci chiedono i clienti. Nel 2015 sono tornati gli americani, ma anche gli italiani e questo ci fa molto piacere. Il CapriPalace però avrà sempre una sua stagionalità: le aperture del Riccio all’estero ci consentiranno di dare lavoro a tutti per tutto l’anno».
Il Capri Palace, che è affiliato alla catena Leading Hotels of the World, ha appena vinto il Prix Villeggiature come miglior hotel di charme in Europa. Famoso per la sua spa, in futuro potenzierà la parte olistica dei trattamenti, che oggi sono prevalentemente medicali. Nel 2015 i dipendenti dell’hotel e del Riccio sono arrivati a 252, mentre a Miami saranno impegnate 150 persone.
Internazionalizzazione anche per Capri Touch, il negozio creato da Cacace per vendere le eccellenze artigianali dell’isola, dai famosi sandali all’abbigliamento e accessori in lino. Anche in questo caso, sempre con il sostegno dei soci turchi, il format ha lasciato l’isola. «Il 16 novembre abbiamo aperto un monomarca a insegna Capri Touch all'interno del Dubai Mall –conclude Tonino Cacace –. Accanto all’offerta che abbiamo a Capri ci sono i gioielli disegnati da Ludovica Andreoni Montezemolo, che ci saranno anche nel secondo Capri Touch all'estero, che aprirà a Miami nel settembre 2016. In questo caso abbiamo scelto il Brickell City Center, che sarà il più grande shopping mall di Miami».