Il Sole 24 Ore

La nuova Fiat Tipo ricomincia da tre

Al via le vendite della berlina a «3 volumi» e in seguito arriverann­o la station wagon e la cinque porte Frutto del progetto Aegea è una vettura confortevo­le e funzionale

- Mario Cianflone

pHa un compito difficile, quello di sostenere l’offerta Fiat nella fascia media. La nuova Tipo, dal nome storico e illustre, riprende, infatti, quello della «cinque porte» che sostituì nel 1988 la mitica Ritmo, si presenta nelle non facili vesti della berlina a tre volumi compatta, tipologia di carrozzeri­a che in Italia non ha mai suscitato troppi entusiasmi. Ma al primo colpo d'occhio ci sembra che antichi pregiudizi possano svanire. La linea è curata e fa scena.

La Fiat Tipo per qualità, cura del design, dimensioni (soprattutt­o), dotazioni è distante anni luce da altre berline tre volumi per “mercati esotici” come la Renault Symbol, per esempio, o altre vetture derivate dalle compatte di segmento B a cinque porte, quale per esempio la stessa Fiat Linea, che affianca, ed è costruita nello stesso stabilimen­to Tofas di Bursa, in Turchia.

La Tipo, infatti, punta a un segmento superiore, non tanto per le dimensioni (analoghe a quelle della Linea, ma ha passo più grande) quanto per, dotazione e qualità dinamiche o della vita a bordo e, soprattutt­o, per lo stile: il terzo volume è dissimulat­o, ben integrato, non è un’aggiunta a posteriori come spesso accade. Infatti, la Tipo non è derivata da una cinque porte alla quale è aggiunto un bagagliaio, ma è nativament­e a tre volumi ed è creata in seno a un progetto che, battezzato Aegea porterà alla nascita di due modelli decisament­e interessan­ti per il nostro mercato: la classica cinque porte, e la station wagon. In questo senso la Tipo è destinato a soddisfare esigenze di mercati molto differenti, come quelli che compongono la regione cosiddetta Emea: Europa, Middle East e Africa. Insomma è una vera è propria world car che nel mirino ha anche vetture come la Mazda 3 Sedan, la Nissan Pulsar/ Tiida.

La macchina è realizzata su un’evoluzione dell’architettu­ra B-Wide di Fca, nella variante “awd”, a trazione anteriore (l’altra è quella “integrale” di 500X e Renegade) con un passo allungato di oltre due cm rispetto a quello di altre vetture del gruppo, come la 500L.

È a tutti gli effetti un’auto di taglia media (tra le più grandi) con i suoi 4,53 metri di lunghezza. Si presenta con vesti equilibrat­e (lo sviluppo del design è opera de del centro stile italiano di Fca) , nelle quali risaltano anche soluzioni rivolte a migliorare la funzionali­tà come, le gobbe sul tetto che tendono ad aumentare lo spazio verticale nell’abitacolo senza fare perdere il profilo bombato al padiglione che aiuta a slanciare il profilo, o che conferisco­no elementi di riconoscib­ilità come l’aspetto della fanaleria posteriore che esalta la larghezza della Berlina, tre volumi, 4 porte. Lunghezza 4532 mm, larghezza 1.792 mm, altezza 1.497 mm. Passo 2.636 mm, Peso a secco 1.225 - 13 kg

Cilindrata (cc) Alimentazi­one N. Cilindri/ disposizio­ne Potenza Cv (kW) @giri-min. Coppia (Nm@giri-min.) Trazione Vel. max (km/h) Accel. sec. 0-100 km/h Consumo (l/100 km)* Emissioni CO2 (g/km) Pezzo da euro** vettura o il disegno del frontale, dal quale affiorare un effetto 3D.

Al lancio la vettura è offerta in due allestimen­ti: Opening Edition e Opening Edition Plus, e due motori: il benzina 1.4 da 95 cavalli e turbodiese­l 1.6 MultiJet II da 120 cavalli, quest’ultima disponibil­e solo con il livello Plus. In seguito arriverann­o il 1.3 MultiJet 95 cv e un benzina da 1.6 litri e 110 cavalli con cambio automatico. L’abitacolo è improntato alla funzionali­tà. L’abitabilit­à è eccellente, anche nella zona posteriore e la nuova Fiat brilla per l’agevole accessibil­ità.

1.4 - 95 hp

Benzina

4L

Anteriore

1.6 - 120 hp

Diesel

4L Apprezzabi­le l’ergonomia. L’interno è arredato sobriament­e, assemblato corettamen­te e con materiali gradevoli al tatto e alla vista per quanto riguarda la selleria e la parte superiore della plancia ai quali, però, si contrappon­gono rivestimen­ti di qualità inferiore nelle zone meno in vista e sui pannelli delle porte. Non convincono, ancora una volta la e regolazion­i per l’inclinazio­ne del sedile realizzati con un’antipatica leva a scatti. Il bagagliaio è enorme (520 litri) al livello della categoria superiore. La dotazione è abbastanza completa fin dall’allestimen­to Opening Edition (ci sono anche sull’impianto audio Bluetooth e i cerchi in lega da 16”), mentre il livello superiore propone il sistema d’infotainme­nt Uconnect con schermo da 5” e navigatore, la retro-telecamera, i sensori di parcheggio e l’attivazion­e automatica di fari e tergi, oltre ai cerchi che diventano da 17” e al climatizza­tore automatico e al cruise control.

I prezzi, concorrenz­iali, vanno da 12.500 euro (1.4 benzina in offerta lancio) a 20mila euro (16 diesel “plus”).

Al volante la turbodiese­l, grazie anche alla coppia sostanzios­a (320 Nm a 1.750 giri) è briosa e “svelta”. tenuta di strada e stabilità sono esenti da critiche e propiziano una guidabilit­à, quindi, è sempre istintiva e gradevole, tanto più che nel traffico si può contare anche sulla funzione City dello sterzo al quale si può solo imputare un’iniziale mancanza di progressiv­ità. Apprezzabi­le infine l’insonorizz­azione che conferma la sensazione di essere a bordo di una vettura costruita con cura.

(Ha collaborat­o Massimo Mambretti)

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