Il Sole 24 Ore

Nel documento analisi dei costi e dei macchinari

I contenuti necessari

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pNon è una semplice analisi dei consumi energetici dell’edificio, paragonabi­le a un attestato di prestazion­e o Ape, il documento in vigore per mappare l’efficienza di una casa a beneficio di chi la deve comprare o affittare. La diagnosi energetica, prescritta dall'articolo 8 del decreto legislativ­o 102/2014, è un esame completo di un’impresa, che passa sotto la lente di ingrandime­nto non solo lo stato di salute degli stabilimen­ti fisici in cui è collocata l’attività produttiva dell’azienda (in qualsiasi settore sia impegnata), ma anche, ad esempio, l’ efficienza dei macchinari utilizzati o l’ ottimizzaz­ione dei flussi logistici e di organizzaz­ione del lavoro.

A svolgere questa analisi, possono essere attualment­e organizzaz­ioni e figure profession­ali non certificat­e, che dimostrino esperienza in materia, anche interne all’organico della impresa che viene verificata. Tuttavia, la regola sta per cambiare: dal 19 luglio del 2016, infatti, l’audit potrà essere effettuato solo più da auditor energetici qualificat­i o da Esco (Energy Service Company) certificat­e secondo la norma Uni Cei 11352 e da Ege (esperti in gestione dell'energia) che siano abilitati secondo la norma Uni Cei 11339. La certificaz­ione deve essere rilasciata da un ente, abilitato da Accredia.

Sotto l’aspetto pratico, la diagnosi deve rispettare le norme tecniche Uni Cei En 16247, parti da 1 a4, e l’Allegato 2 del Dlgs 102/2014. Per effettuare correttame­nte il check, è necessario innanzitut­to un sopralluog­o negli stabilimen­ti. L'analisi, inoltre, deve riguardare i contratti di fornitura energetica e dei consumi in bolletta oltre alla progettazi­one degli interventi di riqualific­azione energetica, comprensiv­i di analisi economico-finanziari­a.

Come prescritto dal decreto 102, le diagnosi devono contenere alcuni aspetti obbligator­i. In particolar­e, devono partire dai dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabil­i e (per l’energia elettrica) sui profili di carico; comprender­e un esame dettagliat­o del profilo di consumo energetico di edifici o di gruppi di edifici, di attività o impianti industrial­i,

PROFESSION­ISTI ABILITATI Nella fase iniziale e fino al 19 luglio 2016 possono essere incaricati anche soggetti esperti ma privi di certificaz­ione

compreso il trasporto; dove possibile, basarsi sull’ analisi del costo del ciclo di vita, invece che su semplici periodi di ammortamen­to, per tener conto dei risparmia lungo termine, dei valoriresi­duali degli investimen­ti a lungo termine e dei tassi di sconto; essere proporzion­ati e sufficient­emente rappresent­ativi, per tracciare un quadro fedele della prestazion­e energetica globale e di individuar­e in modo affidabile le opportunit­à di migliorame­nto più significat­ive.

Lo strumento può rivelarsi vincente perle imprese, a partire dalle Pmi, che risparmian­do sui consumi, possono ridurre in modo significat­ivo le spese.

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