EDIFICI IN ROVINA E IMU DA PAGARE SUI TERRENI
Un fabbricato in zona agricola, sostanzialmente in piedi, è classificato collabente (categoria F/2, grave degrado strutturale). Il Comune, per tale fabbricato, chiede il pagamento dell’Imu sul valore dell’area edificabile. Qual è il fondamento giuridico di tale assurda richiesta? Come opporsi a questa delibera, a mio avviso illegittima?
Il ragionamento dell’ente si basa sulla considerazione che, in mancanza di rendita catastale del fabbricato F/2, si prende il valore dell’area edificabile, con riguardo alle condizioni urbanistico–edilizie e/o dei volumi esistenti. Conclusione che trova supporto nella giurisprudenza di merito (pur non univoca) e di legittimità: la Cassazione ha, infatti, affermato che la cessione di terreno agricolo con fabbricati collabenti è da considerare cessione di “area fabbricabile” (sentenza 5166/2013). In senso contrario si è invece espresso il dipartimento delle Finanze, il quale ritiene che per le categorie catastali fittizie manca il presupposto impositivo (risoluzione 8/Df del 22 luglio 2013). L’interpretazione ministeriale non è tuttavia vincolante: quindi, si dovrebbe instaurare un contenzioso con l’evidente rischio della soccombenza, considerato il precedente della Cassazione.